Pompei: scoperta la discarica abusiva di Fossavalle, seguendo “la pista dei lapilli”
POMPEI. Dal contrasto agli scavi clandestini, volti a trovare preziosi reperti archeologici, alla scoperta di un immondezzaio a cielo aperto. È questa la strada che ha portato la Procura della Repubblica di Torre Annunziata a scoprire a Pompei, in località Fossa di Valle, una discarica abusiva di rifiuti speciali, pericolosi e non, all’interno di una zona sottoposta a vincoli paesistici ed ambientali di competenza del Parco Archeologico.
L’area di circa 28mila metri quadrati è stata sequestrata dalla Polizia di Pompei, in esecuzione di un decreto emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica.
Nell’ambito dell’operazione sono state denunciate tre persone – una delle quali proprietaria del fondo confinante – accusate a vario titolo di aver organizzato l’illecito stoccaggio di ogni tipo di materiale, da miscele bituminose a lamiere e pali per lampioni, da manufatti in cemento a traversine ferroviarie. L’area verrà sgomberata e sarà bonificata.
Ora, che la zona Fossa di Valle (o più comunemente Fossavalle, come viene chiamata dai pompeiani), in particolare quella adiacente all’ex stadio comunale mai completato (non a caso è uno dei casi di opere pubbliche incompiute più emblematiche d’Italia), fosse diventata, ormai da anni, un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo non è certo una novità.
Lo sanno bene i residenti della zona, tant’è che già nel recente passato (qui il link all’articolo) si erano registrati casi di roghi appiccati ai rifiuti accatastati sul posto. Evidentemente la situazione nell’ultimo anno non è cambiata di molto.
A dare nuovo impulso all’intervento pubblico nella precaria situazione ambientale di Fossavalle è però arrivata l’indagine della Procura su presunti scavi archeologici clandestini effettuati poco distante. La zona, infatti, in linea d’aria dista poche decine di metri dall’area archeologica.
È proprio seguendo la traccia dei lapilli – segno inconfondibile della presenza di uno scavo clandestino – che Procura, Carabinieri e Polizia sono giunti all’individuazione della mega-discarica di via Fossavalle. Gli accertamenti della Polizia, compiuti anche attraverso l’utilizzo di un drone, hanno appurato che nell’area, oltre al deposito del lapillo, vi erano anche rifiuti di ogni tipo.
Nell’area posta sotto sequestro sono stati ritrovati numerosi rifiuti: miscele bituminose contenenti catrame di carbone, imballaggi in legno (pedane), imballaggi in plastica (cassette, telo per copertura camion), vetro (lastre), ferro e acciaio (lamiere, travi, pali per lampioni, tubolari e supporti vari), lapillo, diversi basoli vesuviani, manufatti in cemento (pavimentazione in auto- bloccanti, sostegni per recinzioni metalliche da cantiere), marmo (varie lastre).
E ancora: legno (tronchi e parti di fusti, assi da cantiere e pali, trucioli, segatura, residui di taglio in legno, infissi, persiane e modanature), plastica (spezzoni di tubazioni per l’irrigazione, parti di cavidotti), feci animali, urine e letame, mattoni forati, imballaggi misti, rifiuti urbani ingombranti (pentolame vario, sedie, pianoforte), legno contaminato da sostanze pericolose (traversine ferroviarie). Tutto materiale che ora dovrà essere portato via per la bonifica dell’intera area, per il sollievo dei residenti della zona e non solo.