Aggredito l’ex sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio: colpito al volto da uno sconosciuto
POMPEI. Ieri sera (giovedì) verso le ore 21 in pieno centro di Pompei è stato aggredito, e brutalmente ferito da alcuni giovani sconosciuti, l’ex sindaco Claudio D’Alessio. Il professionista sostava con la sua automobile nei pressi del suo studio legale, in via San Michele, angolo via Roma, quando si è avvicinato un giovane che gli avrebbe chiesto un accendino per accendere la sigaretta.
Nell’istante che l’avvocato D’Alessio ha aperto il finestrino per porgere l’accendino allo sconosciuto, costui lo ha colpito violentemente facendogli sanguinare il volto. Successivamente, l’aggressore ed alcune persone che forse lo spalleggiavano, se la sono data a gambe, spingendo anche una turista durante la fuga forsennata.
La donna straniera, urtata con improvvisa violenza, è caduta a terra e il suo accompagnatore ha reagito tentando di inseguire i fuggitivi senza riuscire a raggiungerli. L’episodio, avvenuto in pieno centro, ha creato uno scalpore enorme, anche perché molti hanno creduto che la turista fosse stata vittima di scippo o borseggio.
Tanti pompeiani che conoscono bene l’ex sindaco, persona molto nota anche per lo studio di avvocato molto frequentato, si sono immediatamente avvicinati all’automobile per porgergli il primo soccorso. Commercianti del posto lo hanno assistito e rifocillato, assicurandogli una prima medicazione alla ferita riportata.
Risulta che immediatamente dopo il professionista si è recato al locale commissariato di Polizia, dove ha relazionato sull’accaduto, e all’ospedale, dove gli è stato rilasciato un referto. Non è la prima volta che D’Alessio subisce aggressioni ma precedentemente aveva riconosciuto l’aggressore e conseguentemente il movente di natura politica. In questo caso, invece, ad aggredirlo sarebbero stati degli sconosciuti.
Ne consegue che competerà alle forze dell’ordine chiarire, probabilmente con l’ausilio della videosorveglianza pubblica e privata, abbastanza diffusa lungo via Roma, l’identità degli aggressori e il motivo del vile e inquietante gesto.