Tra archeologia e economia: le nuove competenze raccontate da “Humans of Pompeii”
POMPEI. La testimonianza sui social della funzionaria del Parco Archeologico, Maria Rispoli, per la rubrica “Humans of Pompeii” dimostra l’evoluzione delle competenze che servono per governare un museo archeologico di grande importanza e complessità.
La dottoressa Rispoli, dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche e il diploma di specializzazione in Archeologia classica ha frequentato un master in Economia e Management dei Beni Culturali alla Luiss Business School.
A Pompei è stata delegata per la Regio III, IV, V e l’area extra-moenia. Inoltre è responsabile degli uffici Unesco e Fundraising, la Reggia di Quisisana e il Museo archeologico di Stabia “Libero D’Orsi”.
Incarichi che presumibilmente le sono stati assegnati in base alla sua formazione, poichè richiedono un impegno in cui la formazione umanistica dev’essere sposata a quella economica, perché richiede la conoscenza finanziaria e di management di aree archeologiche e/o museali.
Si tratta di una didattica professionale recente, alla base di specifici corsi di formazione ad hoc, a livello specialistico universitario. Soprattutto, come la stessa Rispoli racconta, bisogna acquisire conoscenza di nozioni specifiche, necessarie ad affrontare l’agire nell’ambito culturale e sociale inserito nell’economia del territorio.
Nello specifico, la dottoressa Rispoli ha raccontato la necessità di rapportarsi (per il Parco) al territorio allo scopo di fare rete, sia per il suo stesso sviluppo che per l’acquisizione di un valido sostegno (tramite l’Ufficio Fundraising) ai progetti culturali e sociali messi in campo nell’interesse generale
Parlando nello specifico dell’Ufficio Unesco e dell’ufficio Fundraising, la dottoressa Rispoli ha spiegato che i due uffici possono sembrare distanti, invece viaggiano uniti. Anzi, secondo noi si presentano come le due facce della stessa moneta.
Esiste una comunità di persone interessata ad essere parte attiva nei progetti di varia natura messa in campo nel Parco Archeologico ma che non sa come fare. È necessario allora creare le condizioni affinché questo avvenga.
Esempi che partono dall’esperienza sul campo del funzionario Rispoli sono il progetto teatrale “Sogno di Volare”, che consente agli studenti delle scuole superiori del territorio di intraprendere un rapporto “speciale” col Parco, realizzando nel frattempo un esemplare percorso formativo che li fa diventare protagonisti di uno spettacolo che va in scena al Teatro Grande di Pompei.
Altra bella sfida è l’allestimento del Museo archeologico di Stabia, in cui è in corso l’ampliamento del percorso espositivo che sarà legato alla narrazione della storia specifica del territorio, in parte diversa da quella di Pompei.
«Pompei – conclude Maria Rispoli – sta cambiando tanto. Sono arrivata nel 2019 in una Pompei pullulante di progetti di valorizzazione. Negli ultimi anni abbiamo lavorato ancora di più in questa direzione e sono felice di essere parte di questo cambiamento».
Maria Rispoli, una brava professionista di grande tatto nel rapporto con le persone. Grazie per tutto quello che fa per Pompei e il territorio circostante.