Il futuro degli Scavi di Pompei si progetta con la tecnologia

POMPEI. La vera mission degli archeologi che operano per la tutela del patrimonio storico-culturale racchiuso entro le mura dell’antica Pompei è quella di progettare le migliori iniziative per trasmetterlo integralmente alle future generazioni.

La conservazione è probabilmente più importante della valorizzazione, ma risulta meno spettacolare rispetto alla medesima e per questo motivo non riscuote la stessa popolarità nella considerazione generale.

Questa riflessione ha indotto il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, a raccontare sui social gli sforzi messi in atto dal personale del Parco, a tutti i livelli, nel quadro delle iniziative dettate dal Ministero della Cultura, per il monitoraggio degli Scavi di Pompei.

Attualmente le nuove tecnologie consentono interventi preventivi e lavori di restauro e di messa in sicurezza degli edifici che prima erano impensabili e che, attualmente, vengono incentivati grazie alla collaborazione con le Università e ai contributi della ricerca scientifica.

Soprattutto le nuove tecnologie offrono gli strumenti utili per programmare iniziative coordinate nel corso degli anni, che richiedono ingenti investimenti e per questo motivo vanno progettati con iniziative selettive ed economicamente compatibili.

A tal proposito è stata, per esempio, creata un’app che consente di aggiornare in tempo reale la scheda di manutenzione di tutti gli edifici del Parco. In questo modo si predispone il quadro completo della situazione al servizio di interventi straordinari e programmazione di lavori futuri.

A Pompei ci sono 13mila costruzioni scoperte perché i tetti furono sfondati dai lapilli riversati dal Vesuvio sulla città, durante l’eruzione del 79 d.C., prima dei gas letali che sterminarono i suoi abitanti.

Non si possono (e non si devono) limitare gli interventi di restauro alle domus rinomate come la Casa dei Vettii, la Casa del Menandro o Villa dei Misteri, ma si deve tener conto del complesso degli edifici che riflette la storia urbanistica di Pompei.

Perché sono importanti gli affreschi, i gioielli, gli arredi artistici e i mosaici ma anche gli stucchi, gli intonaci, i graffiti e i diversi materiali e le forme antiche di costruzione per avere un quadro complessivo dell’antico centro vesuviano.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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