Pompei, polemiche sul costo dello show di Sannino. Il Comune: «Agito legittimamente»

POMPEI. «È assolutamente congrua la spesa di 32mila euro (più Iva) che l’amministrazione comunale ha sostenuto per il concerto a Pompei di Andrea Sannino», in programma il 1° settembre 2023 in piazza Schettini a Pompei.

Lo ha detto ieri mattina in conferenza stampa il dirigente del Terzo Settore del Comune di Pompei Salvatore Petirro. Alla sua viva voce il sindaco Carmine Lo Sapio ha infatti affidato il compito di difendere l’operato della sua amministrazione dalle polemiche circolate negli ultimi giorni relativamente al costo della serata.

Le polemiche, nate e circolate soprattutto sui social, hanno avuto origine dal confronto diretto tra i differenti costi sostenuti dal Comune di Ercolano lo scorso 13 agosto e dal Comune di Pompei per il concerto dell’artista. Secondo quanto evidenziato dai contestatori, rilanciato poi da esponenti politici dell’opposizione, a Pompei lo show di Sannino è costato circa 16.500 euro in più che a Ercolano.

Un “gap” che ha dato adito a illazioni e ha instillato nel popolo dei social, come sempre succede in questi casi, dubbi e insinuazioni di ogni sorta sull’operato degli amministratori pubblici pompeiani. Per sgombrare il campo da ogni sospetto il primo cittadino ha dato quindi la parola direttamente al dirigente, con il compito di spiegare come stanno le cose dal punto di vista tecnico.

«La proposta è assolutamente congrua» ha quindi spiegato Petirro, che invece sulla differenza con Ercolano ha detto: «La diversità tra le proposte ci può stare, per la motivazione che a Ercolano l’artista ha devoluto una parte del compenso perché è la sua città».

«Al di là di questo – ha proseguito – in generale il costo di una serata per gli artisti può variare in base ad una serie di fattori: dalla location, dagli spettatori, se è a pagamento, dalla composizione della band, ecc.». «Il nostro affidamento – ha quindi concluso Petirro – è legittimo sia dal punto di vista del rispetto della norma, ma anche della congruità. Anche gli altri artisti come Mannoia, Leali, Ranieri, Antonacci, sono stati individuati ricorrendo a società leader nel settore degli eventi».

Oltre a ciò il sindaco, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, ha ricordato anche che gli spettacoli organizzati negli ultimi due anni «sono stati finanziati con la tassa di soggiorno, che è una tassa di scopo».

Questa dunque la replica di Palazzo De Fusco alle accuse di sperpero serpeggiate sui social negli ultimi giorni. Basterà a placare gli animi? Difficile dirlo adesso. Ma intanto the show must go on, è già tempo di riaccendere i riflettori sul palcoscenico di piazza Schettini.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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