Al festival Ecosuoni l’energia e l’intensità di Manuel Agnelli
PALMA CAMPANIA. La sera del 9 settembre 2023 il Centro O’ Giò di Palma Campania (Napoli), sede del festival Ecosuoni, evento concertistico campano che costituisce ormai una realtà, propone una serata all’insegna del rock, con una line up che ne dimostra apertamente le intenzioni.
In apertura i Novaffair, band emersa dal prolifico panorama musicale campano, a seguire i Bud Spencer Blues Explosion, band estremamente potente dal vivo, di grande impatto e che propone un concerto che ne dimostra la gavetta live fatta negli anni. Infine l’attesissimo headliner della serata, Manuel Agnelli, che proprio in occasione della serata conclude il suo tour estivo.
Partner dell’evento, la cui direzione artistica è affidata ad Agostino Finetti, è Radio Punto Zero. Il festival, oltre all’ampio spazio dedicato alla musica, propone messaggi d’impatto sociale e sostiene tematiche ambientali.
L’organizzazione della serata è impeccabile e l’area concerto è pronta ad accogliere il pubblico proveniente da varie zone dell’hinterland napoletano.
La serata è un vero e proprio climax, dall’apertura dei Novaffair, all’atmosfera surriscaldata che creano i Bud Spencer Blues Explosion fino all’apice della serata, quando Manuel Agnelli (in copertina, nella foto di Raffaele Bove) e la sua band prendono prepotentemente possesso del palco.
Manuel Agnelli non ha bisogno di presentazioni, poche figure in Italia sono eclettiche come lui, capaci di spaziare dalla musica al teatro, di fare televisione o di suonare in festival che nascono dal basso e dalla cooperazione, il tutto senza perdere identità e credibilità.
Dall’indubbio carisma, il leader degli Afterhours, in giro per la Penisola da un po’ senza i suoi sodali, propone una scaletta in cui i pezzi più noti della band, che sono ormai storia per il rock italiano, si alternano ai suoi brani solisti, pubblicati nell’album Ama il prossimo tuo come te stesso, edito lo scorso settembre.
Sul palco con Agnelli la polistrumentista e vocalist Beatrice Antolini, Frankie (chitarra) e DD (batteria), suoi pupilli dei Little Pieces of Marmalade e Giacomo Rossetti (basso) dei Negrita.
Sostenuto dall’ottima band Manuel Agnelli propone agli astanti un concerto coinvolgente oltre ogni dire, carico di energia, di suono, densissimo e con momenti di sublime intensità.
In scaletta tantissimi brani degli Afterhours: Non è per sempre, Voglio una pelle splendida, Bye Bye Bombay, Non si esce vivi dagli anni ’80, Quello che non c’è, Bungee Jumpimg, Ballata per la mia piccola iena, Padania, Strategie, l’adrenalinica Male di miele e la potentissima 1.9.9.6. che generano un pogo sfrenato tra il pubblico, ma anche brani delicati e poeticissimi alle tastiere come Milano con la peste e la straziante Ci sono molti modi.
È in stato di grazia, Manuel Agnelli, semmai abbia conosciuto momenti di down, alterna brani vecchissimi e storici degli After alla sua recentissima produzione, muovendosi camaleontico e proponendo arrangiamenti che funzionano magistralmente anche su brani estremamente noti.
Ottimo musicista e vocalist dalla meravigliosa pasta vocale riesce a toccare tutte le corde dell’anima, schiaffeggiando ed accarezzando, strappando il cuore e lasciandolo pulsare forte.
È come un viaggio collettivo da quegli urlatissimi anni ’80, passando per i ’90 fino ai brani attuali, inclusa una bellissima cover di New Dawn Fades dei Joy Division dedicata a due amici musicisti scomparsi di recente: Gabriele “Cecio” Ceci dei Massimo Volume e Luca Bergia dei Marlene Kuntz.
Un live con momenti rumorosissimi, che arde del fuoco sacro del rock, ma che dà spazio anche alla più intima anima cantautorale del rocker, che riesce a dare voce alle più vibranti emozioni, a scuotere e ridestare quella fervida voglia di “leccare l’adrenalina”, a far riflettere sull’attualità ed a riconciliare, incredibilmente.
Un live in cui l’unica cosa che conta è suonare, perché è l’ultima data di tour in cui, come dice lo stesso Agnelli, non c’è nulla promuovere. C’è solo la musica che vibra nell’aria e risuona, che mette assieme la vita e la morte, il dolore e l’amore, il caos e la delicatezza.
La musica che in questa serata del 9 settembre è capace di farci sentire incredibilmente vivi. La potenza della musica, la profondità dell’abisso in cui solo lei sa condurti.