Crisi in giunta, Di Casola: «Il sindaco di Pompei spieghi da chi si sente ricattato»
POMPEI. Appena pubblicata sulla stampa la notizia delle dimissioni di Michele Troianiello, che con orgoglio (dote rara in politica) ha rimesso al sindaco di Pompei le deleghe che gli aveva affidato (ma a quanto pare senza rispettare la sua autonomia), dopo aver prodotto il resoconto delle sue ultime iniziative amministrative e ringraziato gli amici che lo hanno onorato e rispettato.
Tempo fa abbiamo avuto l’occasione di apprezzare un esempio del genere da parte di un altro politico (non di professione come Troianiello). Commentammo: “La dignità vale più di una carica di assessore”. Gli portò fortuna, tanto che fu eletto sindaco poco dopo. È vero che fu anche “estromesso” dopo due anni, ma come si dice: “Chi di spada ferisce di spada perisce”. La dignità paga sempre, ma certi valori non si comprano con i soldi né tantomeno con i voti.
Riguardo le dimissioni di Troianiello vale la pena citare la proposta di Di Casola, sempre più attivo con le sue micidiali interrogazioni: «Propongo un’urgente riunione del consiglio comunale in diretta streaming per discutere e sapere chi ricatta il primo cittadino di Pompei» ha dichiarato l’antagonista di Lo Sapio alle ultime amministrative.
Di Casola si è riferito a quanto affermato dal sindaco in una recente conferenza stampa e cioè che avrebbe allargato la sua maggioranza a dismisura per evitare i ricatti. Di Casola denuncia anche che il sindaco di Pompei l’ha chiamato “bestia” nella recente conferenza stampa, nella dura replica alle sue esplicite allusioni.
«Non credo che a ricattarlo siano coloro che pubblicamente ne hanno preso le distanze, denunciando le storture all’interno della maggioranza e dell’amministrazione comunale. Non può essere nemmeno – aggiunge il leader dell’opposizione di Pompei – il consigliere Veglia, che ha sempre manifestato il suo pensiero in modo sincero, quando sono state adottate scelte che non ha condiviso».
«Chi ricatta il sindaco e perché? Lo vogliamo sapere!» prosegue implacabile Di Casola argomentando che il sindaco in consiglio comunale dovrà rispondere a tali domande, in sede di interrogazione consiliare (tanto per cambiare). Di Casola è convinto che Lo Sapio ha perso il controllo della sua maggioranza politica e si regge esclusivamente con l’apporto del gruppo consiliare Italia Viva.
Francamente sono eccessivamente pessimistiche le previsioni dell’acerrimo avversario del primo cittadino di Pompei, anche se appare urgente una ricognizione delle forze in campo perché sono emerse lacerazioni difficili da ricucire nella maggioranza. Tuttavia l’abilità che tutti riconoscono al suo capo è proprio quella di saper mercanteggiare con profitto i consensi. Dote che probabilmente gli sarà utile anche stavolta.