Il Napoli vince e convince: 4-1 all’Udinese. Tornano al gol Kvaratskhelia e Simeone
NAPOLI. Il Napoli risponde sul campo alle critiche, e soprattutto alle sterili polemiche extracalcistiche, delle ultime ore calando il poker (4-1) contro l’Udinese. Una prestazione superlativa quella degli azzurri, che non lascia scampo ai friulani.
Dopo il primo tempo è già 2-0 (rigore trasformato da Zielinski e raddoppio di Osimhen, sì proprio lui). Nella ripresa torna al gol anche Kvara con una magia delle sue, poi Samardic accorcia le distanze con una rete da cineteca. Nel finale Simeone, di testa, fissa il risultato sul 4-1.
Garcia torna all’antico e schiera praticamente la formazione che ha dominato lo scorso campionato, con l’unica eccezione composa dalla coppia centrale Ostigard, Natan. Tornano titolari anche Mario Rui sulla corsia di sinistra e Politano nel tridente offensivo.
Sottil conferma lo schieramento di domenica per l’Udinese 8che aveva perso immeritatamente contro la Fiorentina): Lovric torna ma va in panchina, gioca Payero.
Il Napoli sembra tornato a un anno fa: si vede subito che con questo assetto è una squadra che gioca a memoria. Poche emozioni nei primi minuti e pochi tiri nello specchio: Payero da una parte, Zielinski e Kvaratskhelia dall’altra non inquadrano il bersaglio.
Al quarto d’ora il Napoli la sblocca. Contatto in area di rigore tra Kvaratskhelia e Ebosele, l’arbitro fa proseguire ma il Var segnala che l’azione è da rivedere. Manganiello quindi assegna il penalty.
Osimhen si tiene alla larga dal dischetto, questa volta se ne occupa Zielinski. Il polacco dagli undici metri non sbaglia, pallone da una parte e portiere dall’altra: è 1-0 per i Campioni d’Italia.
Il Napoli non si accontenta e il raddoppio potrebbe arrivare subito, ma Silvestri salva prima su Kvaratskhelia, poi su Osimhen e infine su Mario Rui ispirato sempre dal numero 77 azzurro. Per gli ospiti da segnalare solo qualche conclusione murata o fuori misura, Meret si gode la partita da posizione privilegiata.
Il secondo gol azzurro arriva al 39’: Politano si inserisce tra le linee della difesa bianconera, serve in orizzontale Osimhen che di destro addomestica e batte per la seconda volta Silvestri (2-0).
Anche nella ripresa la gara è a senso unico, con i padroni di casa che creano tanto. Al 53’ un diagonale di Osimhen esce di pochissimo, tre minuti dopo Kvaratskhelia centra il palo con un sinistro al volo.
L’Udinese è in bambola è Sottil dopo un’ora di gioco prova a mischiare un po’ le carte con i cambi. Dentro Samardzic, Ferreira e Success al posto di Walace, Ebosele e Thauvin.
Anche Garcia mette mano alla panchina (63’), ma solo per centellinare le energie in vista della Champions. Dentro Simeone per Osimhen e Lindstrom per Politano.
L’inerzia della gara non cambia. Escluso un diagonale di Kamara (66’), in campo i pericoli li crea solo il Napoli. Simeone, solo davanti al portiere, si fa neutralizzare una buona occasione da Silvestri (67’) mentre Kvara un minuto dopo colpisce il secondo legno della serata con una bordata dal limite.
Al 71’ nel Napoli entra Cajuste, esce Zielinski, mentre tra i bianconeri entrano Zemura e Pereyra, escono Kamara e Lovric. Tre minuti dopo Kvaratskhelia riesce finalmente a trovare il gol che mancava da 192 giorni.
E lo fa “alla Kvaratskhelia” naturalmente, ovvero con una magia delle sue. Ruba palla a Bijol sulla trequarti, si invola in area, salta Silvestri in uscita con uno scavetto da vedere e rivedere e spinge comodamente in rete la palla del 3-0.
L’Udinese a questo punto ha un sussulto d’orgoglio. Anzi ce l’ha Samardzic, che fa squadra da solo: è l’80’ quando comincia a dribblare in serie i giocatori in maglia azzurra (alla fine saranno sei), scambia con Success e batte Meret per il gol della bandiera (3-1).
Sembra finita, ma anche El Cholito Simeone fa capire che non è sceso in campo per perdere tempo: buono lo scambio sull’asse Kvaratskhelia-Cajuste, il cross del georgiano è perfetto per la testa di Simeone che firma in tuffo il poker azzurro (4-1).
L’argentino potrebbe incrementare il bottino all’89’, ma Silvestri è attento e sventa la minaccia. Il risultato non cambierà più: si chiude così al ”Maradona” una partita senza storia in cui il Napoli ritrova il sorriso e i tre punti. Prossima sfida: Lecce-Napoli, sabato 30 settembre 2023, ore 15. Fonte foto: Ssc Napoli@Facebook.
NAPOLI-UDINESE 4-1 (2-0)
Reti: 19’ rig. Zielinski (N), 39’ Osimhen (N), 74’ Kvaratskhelia (N), 80’ Samardzic (U), 82’ Simeone (N).
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Mario Rui; Anguissa (38′ s.t. Raspadori), Lobotka, Zielinski (26′ s.t. Cajuste); Politano (18′ s.t. Lindstrom), Osimhen (18′ s.t. Simeone), Kvaratskhelia (38′ s.t. Elmas). All. Garcia.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Kristensen; Ebosele (13′ s.t. Ferreira), Lovric (27′ s.t. Pereyra), Walace (13′ s.t. Samardzic), Payero, Kamara (27′ s.t. Zemura); Thauvin (13′ s.t. Success), Lucca. All. Sottil.
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo.
AMMONITI: 17′ s.t. Perez (U).