Pompei, consiglio comunale: Veglia rompe con la maggioranza e lascia l’aula con l’opposizione

POMPEI. Il consigliere comunale Marino Veglia, eletto nella lista “Rinascita Pompei”, ha ufficialmente lasciato la maggioranza politica di Palazzo De Fusco guidata dal sindaco Lo Sapio, annunciando il suo passaggio in minoranza. «Ho capito che non ci sono più le condizioni per andare avanti insieme» ha detto Veglia al primo cittadino e lo ha fatto nel corso di una burrascosa seduta del consiglio comunale, in cui l’intera opposizione si è “ritirata sull’Aventino”, abbandonando l’aula consiliare in aperta polemica con il primo cittadino e il suo entourage politico-amministrativo.

«Non è mai tempo per i problemi essenziali della nostra comunità» ha fatto sapere al riguardo Di Casola a nome dell’intera minoranza nella sua nuova composizione (formata cioè oltre che dallo stesso consigliere anche da Calabrese, De Angelis, Robetti e da oggi anche Veglia).

«Si abbandona l’aula – ha proseguito – quale decisione estrema per denunciare l’arroganza sui temi scottanti della città di questa amministrazione, che dopo aver speso più di un milione di euro in eventi estivi, diversi dei quali inutili e per poche persone, oggi ha chiesto in consiglio comunale di approvare una variazione di bilancio per spendere un ulteriore milione di euro per luminarie ed eventi natalizi».

«Da oggi – è la “stoccata” politica con cui conclude Di Casola – Pompei  ha un sindaco di minoranza, poiché Lo Sapio ha perso ulteriori esponenti della sua coalizione, con la quale di misura ha vinto le ultime amministrative. Il sindaco si regge grazie al sostegno di tre consiglieri di opposizione» dice citando Caccuri ed Estatico (passati in maggioranza un mese fa) e Marra (che non ha abbandonato l’aula con Di Casola & C.).

Tornando invece ai nuovi equilibri politici, che le strade del consigliere comunale Marino Veglia e della maggioranza che governa a Palazzo De Fusco, fossero destinate a dividersi, era sembrato chiaro già a fine agosto. E cioè quando l’esponente del movimento “Rinascita Pompei” aveva apertamente preso le distanze dall’operazione politica che portò in maggioranza il gruppo di Italia Viva (Caccuri ed Estatico, e con loro l’assessore Lala), invitando i suoi colleghi di partito (il consigliere Vitiello e l’assessore Troianiello) a fare altrettanto.

Nel suo lungo intervento in aula, Veglia ha spiegato i motivi che lo hanno portato a revocare il suo sostegno politico alla governance del sindaco Lo Sapio. Secondo Veglia, all’interno della maggioranza a mancare è stato soprattutto il confronto: «Quel confronto sano e leale che talvolta può portare anche allo scontro, ma che alla fine porta sempre ad una soluzione». Anche le riunioni di maggioranza, a suo dire, sarebbero diventate «merce rara come l’acqua nel deserto».

«Eppure io non mi sono mai sottratto al confronto, anzi da parte mia c’è sempre stata la massima disponibilità» ha commentato il consigliere, che ha ricordato anche di essere stato «per tre anni sempre fedele a questa maggioranza» e di averla «sempre difesa mettendoci la faccia, sia all’interno del consiglio comunale stesso, che fuori».

«Purtroppo – ha aggiunto Veglia rivolgendosi direttamente al primo cittadino – è da diversi mesi che ormai io e lei non andiamo molto d’accordo, perché ci sono state delle divergenze su alcune scelte fatte da parte sua che mi hanno visto escluso e che quindi mi hanno portato ad assumere una posizione totalmente diversa, come quando già in occasione dell’ ultimo consiglio comunale mi sono astenuto su una variazione di bilancio molto importante».

A incrinare in maniera irreparabile i rapporti c’è poi stato l’ormai celeberrimo ingresso in maggioranza, direttamente dall’opposizione, dei consiglieri di Italia Viva, Estatico e Caccuri. «Una operazione politica da Prima Repubblica» la definisce Veglia, che rincara la dose: «Stiamo assistendo ad una vera commedia all’italiana».

In replica al sindaco che in una recente conferenza stampa aveva rivendicato totale libertà d’azione politica, Veglia ha detto: «Le voglio ricordare che alle ultime elezioni è andato circa il 9% al di sotto delle liste della sua coalizione, quindi non dimentichi che se lei oggi è sindaco della città di Pompei, è soprattutto grazie alle tante persone come me che l’hanno sostenuta».

Gli ultimi passaggi del lungo intervento di Veglia, prima di abbandonare l’aula insieme a Di Casola & C., sono stati riservati ai suoi ex compagni d’avventura in “Rinascita Pompei”. Vale a dire a Troianiello (che qualche settimana fa ha effettivamente rassegnato le dimissioni da assessore in polemica con il sindaco) e al consigliere Vitiello (il cui rapporto con la maggioranza e con Lo Sapio sembra non sia stato scalfito dalle crepe interne al gruppo).

«Una persona perbene – ha detto Veglia riferendosi a Troianiello – che ha lavorato tanto per la nostra città in questi tre anni e che purtroppo è stato costretto ad andare via perché ha riscontrato una mancanza di rispetto e soprattutto di considerazione».

Poi il neoconsigliere di minoranza ha rivolto un appello a Vitiello: «Fino ad oggi non ha espresso né una parola di solidarietà, né tantomeno ha diffuso un comunicato politico che giustificasse eventualmente le motivazioni che lo spingono a rimanere fermo all’interno della maggioranza, scaricando così di fatto chi ci ha rappresentato fino a poco tempo nell’esecutivo. Spero che rifletta attentamente il consigliere Vitiello e che faccia la scelta giusta, visto che insieme a noi ha sempre parlato di coerenza, principi e soprattutto di gioco di squadra, mentre oggi con questo suo comportamento sta dimostrando il contrario».

Infine, la promessa ai suoi elettori: «Continuerò a lavorare e a battermi per tutti voi, come sempre, da uomo libero, portando avanti sempre i miei valori e i miei principi, con la trasparenza, la lealtà e la coerenza che – ha concluso Veglia – da sempre mi contraddistinguono».

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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