A Padova una lapide ricorda Rodolfo Severino, soldato di Pompei internato nei lager nazisti
POMPEI. Domenica 1° ottobre 2023 a Padova, nel Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto, si è tenuta la cerimonia commemorativa per la celebrazione dell’80esimo anniversario dell’Internamento dei militari italiani nei lager nazisti.
Alla manifestazione erano presenti le massime autorità politiche, militari e religiose. Dopo la deposizione della Corona d’alloro al Soldato Imi Ignoto, durante la Santa Messa è stata benedetta la lapide con i dati biografici di Rodolfo Severino. Alla cerimonia era presente il nipote, il Gr. Uff. Rodolfo Armenio (nella foto), che ha curato la pratica con i responsabili del Tempio.
Dopo l’8 settembre 1943, prigioniero dei tedeschi perché non volle rinnegare e restò fedele al giuramento fatto alla Patria e al Re, Rodolfo Severino fino all’8 maggio 1945 fu deportato in vari lager.
Grazie all’ interessamento della famiglia, Severino ha ricevuto alla memoria: la Croce al merito di Guerra, la Medaglia Commemorativa del periodo bellico 1940-43, la Medaglia Commemorativa del periodo bellico 1943-45, il Riconoscimento della Campagna di Guerra 1943, la Medaglia d’Onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager Nazisti 1943-1945.
Nel 2012 la Città di Pompei ha sistemato un quadro con la sua foto e i suoi dati nell’Angolo della Memoria nella sede del Comune, in seguito sarà inaugurata una stele in suo onore sempre a Pompei.
Il nipote del Soldato Imi ha dichiarato: «In questa cerimonia è stato commemorato mio nonno Rodolfo Severino, ma vuole anche ricordare il Soldato italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi facciamo memoria del suo coraggio, della sua Fedeltà al giuramento e al senso del dovere».
«Dopo l’8 settembre 1943 e la firma dell’Armistizio – ha aggiunto – tanti soldati e anche mio nonno rifiutarono di unirsi all’esercito tedesco prima e di arruolarsi poi nelle file della Repubblica Sociale di Salò. Rimasero fedeli al Re. Dopo 80 anni i nostri soldati ci danno ancora una lezione del sentimento nazionale e dell’amor di Patria, dell’attaccamento alla Patria, alla Bandiera, alla propria storia. È una lezione di vita oggi più che mai».
«A nome della famiglia – ha concluso Rodolfo Armenio – ringrazio il sindaco di Padova Sergio Giordani, il presidente dell’Associazione Nazionale ex Internati il Gen. B. (ris.) Maurizio Lenzi, il rettore del Tempio don Fabio Artusi, le Autorità Militari e tutti coloro che hanno contribuito a questa bella e sentita cerimonia».