Le Ville di Terzigno al centro della conferenza dell’associazione Amici di Pompei
POMPEI. L’associazione internazionale Amici di Pompei Ets venerdì 20 ottobre 2023 ricorda con una messa e una conferenza le tre note archeologhe, consigliere e socie, Nella Castiglione Morelli Del Franco, Valeria Sampaolo e Caterina Cicirelli, scomparse la scorsa estate.
Alle ore 16, nella Chiesa di San Paolino degli Scavi di Pompei, verrà celebrata dal cappellano don Enrico Gargiulo una messa in suffragio. In questa occasione Maria Stella Pisapia ricorderà la figura di Nella Castiglione Morelli Del Franco, Paola Miniero la figura di Valeria Sampaolo e Grete Stefani quella di Caterina Cicirelli.
«L’associazione internazionale Amici di Pompei – afferma il presidente, l’archeologo Antonio Varone – intende ricordare tre sue socie e consigliere che tantissimo hanno dato non solo all’associazione stessa ma all’archeologia della Campania».
«Nella Castiglione Morelli Del Franco – prosegue – autrice di tante pubblicazione sulla Casa di Polibio a Pompei nonché caporedattore della Rivista di Studi Pompeiani, Valeria Sampaolo direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e interprete di tante pubblicazioni sulla pittura pompeiana, Caterina Cicirelli che si è interessata del parco fluviale di Poggiomarino e delle ville di Terzigno, argomento quest’ultimo su cui era stata programmata una conferenza che verrà comunque tenuta in suo onore».
«L’abnegazione verso il proprio lavoro nonché le doti umane di ognuna di esse fanno sì che il loro ricordo resti indelebile nel cuore di quanti le hanno conosciute» ha concluso l’archeologo Varone.
A partire dalle ore 17, nell’auditorium del Parco Archeologico di Pompei, è prevista la conferenza “Le ville di Terzigno, ricordando Caterina” che verrà tenuta da Salvatore Ciro Nappo, archeologo e presidente Lace Lab.
«Questa conferenza – dice Nappo – era stata già programmata da tempo e avrebbe visto la dottoressa Cicirelli parlare delle sue care ville di Terzigno. Ora tocca a me parlarne sperando di avere tutto quanto serva a far capire il grande impegno e la grande professionalità che Caterina aveva messo nel suo lavoro».
«Naturalmente – conclude l’archeologo – questo incontro non vuole essere un punto di arrivo ma un punto di partenza per collocare l’area di Terzigno nel complesso discorso della storia e dell’economia della valle del Sarno».