Lotta alla povertà: la Società San Vincenzo de Paoli in visita a Pompei
POMPEI. “Dare una mano colora la vita”. È lo slogan che caratterizza gli 11.500 tra soci e volontari presenti in Italia della società San Vincenzo De Paoli. In 280 hanno trascorso tre giorni a Pompei, da venerdì 20 a domenica 22 ottobre.
Si tratta di operatori della carità distribuiti in 957 gruppi operativi definiti “Conferenze”. Sono di fede cattolica ma di pratica laica i volontari della Società di San Vincenzo De Paoli, che da 190 anni è accanto a chi vive in condizioni di disagio.
Ogni anno seguono 40.000 famiglie. In tutto circa 125.000 persone che accompagnano con amicizia e vicinanza lungo un cammino di crescita finalizzato alla fuoriuscita dalla condizione di povertà.
La “San Vincenzo” si caratterizza per una specifica attenzione nei confronti dei poveri, bussando. Bussa alle loro porte senza attendere le loro richieste di assistenza. Stabilisce con loro un rapporto di amicizia che dura nel tempo senza limitarsi ai bisogni materiali.
L’obiettivo è liberare la persona dal bisogno rendendola autonoma. C’è grande vicinanza tra il sentimento di carità praticato dalla “San Vincenzo” e la missione sociale praticata a Pompei nelle opere longhiane. Durante i giorni trascorsi a Pompei i volontari della “San Vincenzo” hanno vissuto un pellegrinaggio spirituale tra preghiera, riflessione e partecipazione all’Eucarestia.
Hanno presentato in Santuario i loro progetti, condivisi dalla Federazione nazionale a livello europeo in 140 Paesi (costruzione di pozzi, edificazione di ospedali e di aule scolastiche, sostegno a distanza di ragazzi che studieranno continuando a vivere nei loro paesi e nelle loro famiglie).
Ogni loro iniziativa è stata affidata all’intercessione della Madonna di Pompei e del Beato Bartolo Longo. Il pellegrinaggio è stato guidato da Paola Da Ros, presidente della Federazione Nazionale Italiana Società di “San Vincenzo De Paoli” e dagli altri dirigenti pervenuti in pellegrinaggio a Pompei.