Il talento degli operatori sociali del Santuario di Pompei al servizio dei poveri
POMPEI. Papa Francesco, facendo onore al nome che porta, ha introdotto, sette anni fa, la ricorrenza della Giornata mondiale dei poveri che è caduta quest’anno domenica scorsa (19 novembre 2023). Lo ha ricordato l’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, nell’introduzione della Santa Messa.
Nella medesima occasione liturgica ha annunciato la recente accoglienza, in una delle sei casa famiglia di Pompei, di una neonata di soli 35 giorni di vita. La bella iniziativa è ricorrente nella pratica di una delle principali opere di beneficenza, avviate dal fondatore del Santuario di Pompei, Bartolo Longo.
«A Pompei si manifesta correntemente un esempio unico di come mettere a frutto i talenti degli operatori sociali del Santuario mariano, al servizio dei poveri e degli emarginati» ha commentato a riguardo monsignor Caputo. «Facciamo nostre le parole del Papa, che nel suo messaggio scrive: “Quando siamo davanti a un povero non possiamo voltare lo sguardo altrove, perché impediremmo a noi stessi di incontrare il volto del Signore Gesù” ha aggiunto Caputo.
«A Pompei – ha proseguito durante l’omelia – il Beato Bartolo Longo utilizzò le sue doti di scrittore, di manager, di avvocato, per dare futuro a migliaia di orfani, figli e figlie di detenuti, sostenuto dalla forza che viene dalla preghiera del Rosario». A queste considerazioni consegue, da parte del Vescovo di Pompei, un pubblico «grazie dal profondo del cuore per l’amore e la generosità con cui mettono a frutto i loro talenti nel servire i poveri, vedendo in loro il volto di Gesù».