Pompei, ondata di furti in via Aldo Moro: case “visitate” anche 2 volte, con i proprietari dentro
POMPEI. Proseguono, in questa fine del 2023, una serie di numerosi furti (e tentativi non denunciati per paura) nel quartiere in via Aldo Moro, un’area semiperiferica di Pompei, dove un sistema di villette a schiera convive con condomini e un complesso di case popolari.
È la stessa area dove si pratica il mercato del venerdì, giornata in cui spuntano improvvisati parcheggiatori abusivi e un’intera area, prossima a residenze, diventa ricettiva durante la notte di automobili sospette. Alcune di esse ospitano coppie più o meno lecite, incontri di sesso e d’altra merce più o meno legale.
Parliamo, del resto, di uno spazio abbastanza conosciuto alle forze dell’ordine per incontri criminali che hanno fatto cronaca, portando qualche anno fa ad un noto omicidio nell’ambito dei contrasti criminali del clan Cesarano. L’area di via Aldo Moro è interessata da qualche tempo da furti negli appartamenti e nelle ville private. Chiaramente non sempre i colpi arrivano a segno perché le case sono dotate di sistemi di allarme e di sicurezza con porte e persiane blindate.
Ad operare potrebbe essere la stessa banda che si sta spostando progressivamente nei vari ambiti periferici. È una banda formata da giovani atletici dai 20 ai 30 anni che girano ben vestiti per non dare nell’occhio. In via Sant’Abbondio e via Astolelle i residenti esasperati hanno formato un comitato, cercando anche di collaborare, ma finora non è stato ancora arrestato nessuno.
L’unico risultato potrebbe essere di aver indotto i ladri organizzati a cambiare zona d’azione. Oramai i delinquenti sembrano sentirsi più sicuri, dal momento che le loro operazioni restano sempre impunite negli ultimi tempi perché la forza di contrasto non appare al momento sufficiente.
I malviventi probabilmente studiano i movimenti degli abitanti del quartiere nella prima parte della giornata e già nel tardo pomeriggio passano all’azione sulla base di un preciso programma. Assaltano i condomini e le ville a schiera che si alternano nell’urbanistica in parte precaria.
Dimostrano dal loro comportamento di essere ben informati. Difatti prima hanno cercato di entrare nella villa del sindaco di Pompei mentre era impegnato nel concerto di Natale. Successivamente sono penetrati nella villetta di un altro professionista della stessa cooperativa, la sera successiva.
I coniugi in questione, in questo secondo caso, si trovavano ad una conferenza presso gli Scavi di Pompei dove veniva rappresentata un’iniziativa di legalità di alto valore civile e culturale dal procuratore Fragliasso e dal direttore Zuchtriegel .
In contemporanea, la banda di delinquenti dopo aver forzato la persiana blindata con un aggeggio chiamato in gergo “piede di porco” hanno portato via velocemente i preziosi di famiglia, dirigendosi in camera da letto, dove hanno trovato subito il cassetto giusto, tra tanti, portando via i ricordi di tutta una vita.
Non basta. Evidentemente la gang, insoddisfatta per non aver ispezionato la casa al completo, ha deciso di tornare nella settimana seguente, cercando in questo caso di forzare la persiana della finestra sul frontespizio del palazzo in cui si trova la villetta.
In casa erano presenti i due proprietari che in un primo momento hanno creduto che i rumori provenissero dal piano di sopra. Poi sono usciti fuori al balcone ed hanno visto 4 giovani aitanti saltare abilmente sul cancello del giardino e volare via.
Preoccupati anche del possibile ritorno dei delinquenti e di eventuali aggressioni, i due anziani coniugi hanno cercato di chiamare le forze dell’ordine ed a questo punto è cominciata una farsa kafkiana, perché dai vari numeri 112 e 113 non arrivavano risposte al telefono, altrettanto al numero dei vigili urbani. A questo punto i due non si sono persi d’animo ed hanno interpellato il sindaco (tra l’altro coinquilino del Parco Quadrifoglio e compagno di sventure dovute alla delinquenza locale).
Bisogna dire che il sindaco Lo Sapio è intervenuto poco dopo accompagnato dal presidente del consiglio (come sempre) e da alcuni vigili urbani. Poco dopo sono arrivati carabinieri e poliziotti, avvisati tramite le stazioni locali, allarmate dalle vittime di quell’episodio di violenza incivile perpetrata alle difese della casa, ma anche alla loro stessa salute emozionale.