La rivista digitale del Parco archeologico: gli scavi a Pompei raccontati in tempo reale
POMPEI. Quando iniziarono gli scavi a Pompei, nel 1748, era persino vietato prendere appunti e fare disegni senza apposita autorizzazione da parte della corte borbonica. Oggi invece il Parco Archeologico di Pompei, istituto dotato di autonomia scientifica e gestionale del Ministero della Cultura, pubblica i dati scientifici da nuovi scavi e ricerche praticamente in tempo reale.
E lo fa on-line in un’apposita rivista digitale, l’E-Journal degli scavi di Pompei, spesso mentre le indagini sul campo sono ancora in corso. Una “scelta di trasparenza radicale”, come l’ha definita il direttore del sito Unesco, Gabriel Zuchtriegel, che risale a maggio scorso.
Ora i primi nove articoli, pubblicati nel corso dell’anno 2023 in occasione di importanti scoperte sul sito web del Parco Archeologico (www.pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei) sono stati raccolti in un unico volume – sempre in formato digitale.
«La Rete – ha dichiarato il direttore – sta cambiando il nostro modo di vivere e l’archeologia non si potrà sottrarre a questa trasformazione. Ora il nostro compito è di gestire la trasformazione digitale in maniera proattiva per svilupparne l’enorme potenziale».
«Tramite l’E-Journal e la nostra piattaforma open.pompeiisites.org, oggi – ha poi aggiunto Zuchtriegel – possiamo raggiungere un livello di accessibilità dei dati inimmaginabile nel passato e possiamo condividere i dati quasi in tempo reale».
«Tutto ciò cambierà il modo di fare archeologia: si va verso un modello di conoscenza collettiva e connettiva, supportata in futuro anche da strumenti di Intelligenza Artificiale che, come ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, va concessa e dominata. Pompei si conferma all’avanguardia dell’archeologia del XXI secolo». Questo il link all’E-Journal :http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/raccolta-e-journal-2023/
