Il Cardinale Giovanni Battista Re pellegrino a Pompei per i suoi 90 anni
POMPEI. Questa mattina è stato pellegrino a Pompei il Cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e Decano del Collegio cardinalizio. Ad accoglierlo in Santuario, dove ha celebrato la Messa delle 11 all’altare maggiore, è stato l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo.
«È venuto qui per dire grazie al Signore. Compie gli anni e i suoi anni li ha spesi tutti per servire il Papa e la Chiesa», ha detto il prelato introducendo il rito. «Sono qui pellegrino tra i pellegrini», ha rimarcato il Cardinale, che ha ricordato gli anni in cui l’arcivescovo Caputo, in servizio alla Segreteria di Stato, era suo segretario.
«Sono venuto per i miei 90 anni – ha proseguito – è un’età che fa riflettere sulla responsabilità che pesa sulle spalle. Il sentimento che predomina è la riconoscenza. Grazie a Dio, per intercessione della Madonna, per tutto quello che ho ricevuto. Con il pensiero vado oltre, dove ci sarà l’incontro con Dio».
Nella sua omelia il porporato ha spiegato che «per essere bravi cristiani dobbiamo essere devoti della Madonna per il grande ruolo che ha avuto nella redenzione. Noi non possiamo trovare strade migliori per arrivare a Dio che la strada della Madonna».
Citando i Fioretti di San Francesco e, in particolare, il racconto in cui il Poverello d’Assisi, in estasi, vide una grande scala che portava in cielo, alla cima della quale era la Vergine Santa (per arrivare in cima occorreva salirla), il Cardinale Re ha esortato a pensare alla «Madonna come la via più facile per arrivare al Cielo».
«Ci è stata data da Dio sotto la croce – ha detto ancora – ma prima di affidare Lei a Giovanni, ha affidato Giovanni alla Madonna. Le ha detto: “Ecco tuo figlio” (Gv 19, 26). Sul Calvario la Madonna è diventata nostra Madre per volere di Cristo. Come Madre ci vuole bene, ci protegge e intercede per noi. Ecco l’importanza di andare a pregare dalla Madonna: ci ottiene da Dio quello che sta nel nostro cuore».