Mobilitazione per il pronto soccorso a Boscotrecase: incontro con Luigi De Magistris
BOSCOTRECASE. Giovedì scorso (8 febbraio) alle ore 18 gli attivisti vesuviani in lotta per la riapertura urgente del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase hanno incontrato presso la sede del movimento, ricavata dentro una tenda montata all’aperto, davanti all’ingresso dell’ospedale boschese, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
L’umidità della notte ed il freddo invernale hanno fatto compagnia ad una comitiva di coraggiosi che non incontrano limiti alla loro decisione di rendersi interpreti dell’esasperazione popolare dovuta alla mancanza di assistenza sanitaria anche per i casi urgenti.
La strategia di lotta senza tregua induce i manifestanti a stringere sempre nuove alleanze per una mobilitazione generale di un territorio letteralmente abbandonato dalle Istituzioni, per cui non è più una questione di colore ma di difesa della salute, che è l’unico patrimonio che resta alla povera gente.
Luigi De Magistris ha dato la sua massima disponibilità all’adesione, intervenendo ad un incontro all’aperto, in condizioni eroiche, elargendo consigli ed istruzioni ai partecipanti alla mobilitazione per il pronto soccorso.
Nell’occasione l’ex sindaco e magistrato ha presentato un suo libro autobiografico (forse collegato ad una sua aspirazione di candidatura alle prossime elezioni europee) sulla sua esperienza di giovane magistrato in prima linea in Calabria, quando ha indagato su un fenomeno di corruzione che, originato dalla criminalità organizzata, coinvolgeva varie istituzioni dell’apparato statale e logge della massoneria deviata.
«Il “piano della rinascita nazionale” di Licio Gelli ha negli ultimi 50 anni trasformato il sistema italiano» è la conclusione di De Magistris, che è stato costretto a lasciare la Magistratura, ma ha reagito avviando col consenso popolare una radicale trasformazione amministrativa di Napoli, dimostrando che è possibile operare nelle istituzioni anche se si resta fuori dal sistema di potere.
Nel 2011 De Magistris venne eletto sindaco partenopeo e fu protagonista di cambiamenti che comportarono consensi popolari, come l’acqua pubblica ed i beni comuni, creati sulla spinta di assicurare alle classi meno abbienti servizi sociali a basso costo.
A livello nazionale, invece, prosegue con ogni forma di Governo l’arretramento dei servizi ai cittadini, che appare sospinto da un vento di cambiamento condiviso dal ceto dirigente del Paese, deciso a svendere ai privati una conquista costituzionale.
Ci riferiamo in primis alla sanità pubblica, ma anche alla tutela di maternità ed infanzia, alla scuola pubblica, ai trasporti, oltre che alla sicurezza dei cittadini e alla tutela dell’ordine pubblico. Tradizionali tutele che si stanno trasformando in privilegi esclusivi, mentre avanzano in Parlamento leggi che prevedono discriminanti sulla base dei territori di origine e della ricchezza prodotta.
Il caso della legge Calderoli sull’autonomia differenziata è un esempio di legge che adotta criteri di somministrazione diversi da quelli adottati dalla Costituzione, perché si tende nei fatti a superare l’eguaglianza dei cittadini che, al contrario, vengono messi in competizione.
In questo modo si creano i presupposti per legittime rivendicazioni di prestazioni minime valide per tutti, come nell’assistenza sanitaria per quanto riguarda il pronto soccorso che, appunto per questo, si vuole riaprire a Boscotrecase.
Nello stato di fatto, per quanto riguarda la riapertura del servizio di pronto soccorso nell’Ospedale di Boscotrecase, le proteste continueranno con nuove manifestazioni e nuovi incontri fino al conseguimento dell’obiettivo finale, perché insieme ai pronto soccorso dovranno aprirsi nuovi punti per l’assistenza della maternità ed infanzia e si dovranno trovare sistemi di limitazione dei tempi per le prestazioni specialistiche ed ospedaliere.