Pompei, ecco come sarà la nuova piazza Bartolo Longo – FOTO

POMPEI. In occasione del Giubileo del 2025 piazza Bartolo Longo a Pompei si appresta a cambiare volto. Si amplierà il sagrato, mentre i percorsi pedonali tra i giardini si riempiranno di nuovi significati simbolici, come i legami (prospettici e non solo) esistenti tra via Sacra e il Campanile e tra la Casa del Pellegrino e la Basilica.

Il progetto definitivo è stato illustrato e consegnato lo scorso 14 febbraio 2024, nel corso di una riunione convocata al Comune di Pompei, alla quale hanno partecipato referenti dell’Eav, del Comune di Pompei, del Santuario, del Parco Archeologico, dell’Unità Grande Pompei, del Concessionario e della ditta esecutrice dei lavori.

Piazza Bartolo Longo è destinata a diventare un cantiere già da lunedì 19 febbraio 2024. Il crono-programma infatti prevede tempi brevi e ritmi serrati per il tabellino di marcia. Tutto dovrà essere pronto per dicembre, vale a dire per l’inizio delle celebrazioni per l’Anno Santo.

Si tratta di un evento di primaria importanza per tutto il mondo della cristianità. E il Santuario mariano di Pompei, con i suoi 2 milioni di pellegrini (dati stimati relativi al 2023) ambisce a rivestire un ruolo di primo piano negli appuntamenti giubilari del prossimo anno.

L’intervento in piazza Bartolo Longo rientra nel Progetto Eav di “compatibilizzazione urbana della linea ferroviaria nel Comune di Pompei” (per complessivi 67 milioni di euro), che riguarda anche altre aree della città in cui i lavori sono già partiti l’anno scorso.

Il progetto della nuova piazza, teso alla riqualificazione e alla riconfigurazione delle aree così come stabilito nel tavolo tecnico del marzo 2023, è stato dettagliatamente descritto, nella riunione a porte chiuse, dai progettisti del concessionario incaricato da Eav.

L’idea progettuale mira a valorizzare le relazioni storiche tra le architetture sacre ed il tessuto urbano. Per questo sarà rafforzato, con la nuova pavimentazione e i nuovi percorsi, il rapporto prospettico tra via Sacra e il Campanile e tra l’ingresso monumentale del Santuario e la Casa del Pellegrino. Il tutto per dare all’attuale spazio aperto, che si dilata nelle strade limitrofe – si legge nella descrizione del progetto – la qualificazione di “piazza”, e cioè di un luogo unitario e nucleo identitario del paesaggio urbano.

A tal fine si è conformata la parte nord della piazza come “sagrato” del Santuario, ovvero come luogo che segna il passaggio dal contesto urbano a quello “sacro” della basilica. Il nuovo sagrato in pratica va dalle intersezioni con via Roma, via Lepanto e via Piave fino alla nuova delimitazione dei giardini, che saranno “arretrati” di 9 metri rispetto alla posizione attuale.

L’idea è di offrire un momento di sosta e di preparazione per i fedeli diretti in Santuario. Lo spazio è concepito come “un basamento che valorizza la facciata e come un luogo dedicato ai riti sacri”, ma anche “a disposizione della città per eventi pubblici”. Nella parte meridionale si è provveduto a riorganizzare i preesistenti giardini in modo da meglio integrarli in un ambiente unitario.

Il nuovo sagrato sarà realizzato mediante l’utilizzo di una pavimentazione in pietra lavica che metterà in maggiore risalto le architetture storiche. La parte nord della piazza, dunque, dirà addio a vecchi centri concentrici con i cubetti di porfido. Sarà invece costituita da pannellature quadrate di basoli in pietra calcarea chiara (utilizzata in molte storiche piazze della Campania ed anche nelle pavimentazioni della Pompei romana) di dimensioni di metri 8×8 riquadrate da fasce, larghe 50 centimetri.

Tale pavimentazione intende valorizzare il piano antistante il Santuario, sede di eventi religiosi e del Comune. Sarà conservata, invece, la pavimentazione a fasce alternate in pietra calcarea chiara e in pietra lavica esistente ai piedi delle scale di accesso alla basilica e la targa in marmo che indica la soglia dell’antica cappella di Valle.

Le dimensioni di questa zona sono state stabilite in proporzione a quelle della facciata del Santuario, del campanile e dell’intera area aperta di pertinenza della basilica. Ha una profondità di 43 metri ed una larghezza di 68,5 metri, per una superficie di circa 3.000 metri quadrati. Il recupero della porzione di pavimentazione storica, in lastre di pietra  vesuviana, disposta in asse con la via Sacra, dovrebbe migliorare la visibilità del Campanile, che sarà  oggetto di un intervento di illuminazione artistica.

I margini ovest, sud ed est di questa zona della piazza sono definiti da una sequenza di ele­menti verticali (“stele”): si tratta dei sostegni ai corpi illuminanti a lanterna. Ma non saranno semplici “pali della luce”: oltre agli appa­recchi per una adeguata illuminazione della piazza, della facciata del Santuario e del campanile, nei sostegni saranno contenuti i diffusori sonori e gli impianti di videosorveglianza.

Lungo il margine sud ed in parte di quelli ovest ed est della nuova piazza Bartolo Longo saranno collocate sedute in pietra lavica (larghe 2,40 metri e alte 60 centimetri) ed altri elementi di arredo. Sul bordo del marciapiede di via Piave sono stati previsti dissuasori fissi e a scomparsa.

E veniamo invece alla parte sud della piazza, quella che riguarda i giardini. Qui, per una superficie di circa 3.000 mq., sono stati riconfigurati i giardini, che arretreranno di circa 9 metri in direzione sud, rispetto alla posizione attuale. Saranno integrati alla parte settentrionale, in un disegno unitario dello spazio urbano. A determinare il disegno delle aiuole sono le geometrie della parte nord della piazza.

Sarà eliminata fontana così com’è oggi. Al suo posto ci sarà una zona pavimentata in cui è prevista l’installazione di ugelli per la formazione di getti verticali d’acqua (che andranno a formare una sorta di “fontana” a raso). È prevista la riorganizzazione delle alberature nelle aiuole. Saranno reimpiantati gli alberi disponibili, ma è previsto anche l’impianto di arbusti e siepi.

Il progetto definitivo ha dato maggiore rilievo al viale che delimita la piazza sul lato ovest, nell’ideale prolungamento della via Sacra. Esso disegna un asse visuale perpendicolare alla facciata sud dei campanile. La parte meridionale del viale sarà pavimentata con le lastre bocciardate in pietra vesu­viana, di 90×90 centimetri, recuperate con la riorganizzazione dei giardini. Una illuminazione artistica dovrebbe caratterizzare anche i nuovi percorsi pedonali e la nuova fontana a raso.

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Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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