Pompei, palazzetto dello sport a Parco Maria: per il Comune è regolare il taglio degli alberi

POMPEI. Sarebbe regolare l’abbattimento di alberi ad alto fusto nel quartiere di Parco Maria allo scopo di costruire l’edificio da adibire a palazzetto dello sport, secondo il Comune di Pompei.

Tanto ha dichiarato l’assessore con delega alla tutela alle aree verdi, Vincenzo Mazzetti, che ha chiesto a sua volta alla ditta appaltatrice dei lavori edili di giustificare l’intervento contestato sui social da parte di residenti del quartiere ed, in generale, di tanti altri pompeiani che intendono difendere quel poco di verde pubblico comunale.

Il parere del Parco Archeologico di Pompei avrebbe prescritto a riguardo una relazione agronomica e l’invio del progetto esecutivo ed a tanto si sarebbe attenuto il Comune di Pompei, inviando puntualmente la documentazione giustificativa richiesta.

Evidentemente i documenti sono in regola, perché giustificano la regolarità del taglio di alcuni alberi a Parco Maria e non è pervenuta al Comune di Pompei alcuna eccezione dal Parco Archeologico per la costruzione del palazzetto dello sport nell’area di Parco Maria.

Facciamo presente, a riguardo, che il Parco Archeologico di Pompei è, con il Parco Archeologico del Colosseo, l’unico istituto del Ministero della Cultura dotato di autonomia speciale che può esercitare anche le competenze proprie delle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio nel territorio di competenza, proprio in virtù dello stretto legame tra i siti archeologici ed il paesaggio circostante.

Ne consegue che è il Parco l’ente pubblico che sovrintende alla regolarità del taglio di alberi e alla tutela del paesaggio sul territorio di Pompei, che rientra tra le sue competenze, tra le quali Parco Maria dove è stato aperto il cantiere per la costruzione del palazzetto dello sport.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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