Pompei: respinta la richiesta di tesseramento al Pd di D’Amora, Lo Sapio e Mazzetti
POMPEI. Appare a tutti evidente che è inutile avere in un partito politico strumenti di democrazia e garanzia, se essi poi non vengono accompagnati dalla piena trasparenza, partecipazione e comunicazione esterna. La premessa è d’obbligo e di fondamentale importanza.
Riguarda la recente decisione della commissione di garanzia del Partito Democratico metropolitano di Napoli di respingere la richiesta di tesseramento per l’anno 2023 del sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, dell’assessore Vincenzo Mazzetti e della consigliera di maggioranza Sabrina D’Amora.
È una deliberazione che non è dato sapere se definitiva o meno. Inoltre non è stata diffusa la motivazione ufficiale del deliberato né tantomeno sono state rilasciate dichiarazioni dalla commissione di garanzia del Pd e dai politici pompeiani interessati al provvedimento.
La vicenda risale alla campagna elettorale amministrativa che portò all’elezione nel 2020 del sindaco Lo Sapio (nominato successivamente anche assessore metropolitano di Napoli) sostenuto dalla coalizione di liste civiche che lo appoggiava.
All’epoca il Partito Democratico, con deliberazione del suo segretario provinciale, non concesse il simbolo di partito al candidato sindaco Lo Sapio e sostenne di fatto, in campagna elettorale, il suo diretto avversario Domenico Di Casola. Dopo le elezioni Lo Sapio, che era segretario cittadino uscente del Pd, rassegnò le dimissioni e da allora partì una fase di disordine organizzativo, che chi oggi è silente dovrebbe avere il senso di responsabilità di commentare.
Esattamente un anno fa a Pompei il tesseramento locale assegnò a 24 iscritti il compito e il diritto di avviare un nuovo circolo politico nel centro mariano dopo una lunga e contraddittoria fase di assenza. In conclusione, mancano ulteriori chiarimenti. Si dovrebbe sapere in primis se i tre summenzionati vecchi militanti del Partito Democratico potranno ricorrere ad un chiarimento interno e cosa succederà al gruppo consiliare, intestato al Pd, formato dai medesimi.