Movida “molesta” a Pompei, i dissidi tra esercenti e residenti risolti in Commissariato

POMPEI. Mercoledì 20 marzo 2024 presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pompei è stato ricomposto un dissidio insorto tra alcuni residenti di via Sacra e i commercianti di diversi locali della strada. Il motivo della controversia nasce dal disturbo notturno dovuto alla musica ad alto volume e dagli schiamazzi di clienti maleducati di locali che svolgono il loro business prevalentemente su suolo pubblico.

Da quanto è stato verbalizzato, i gestori convenuti al tavolo convocato dalla dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pompei hanno dichiarato buona volontà. Un gesto apprezzabile, anche se non pare che sia la prima volta.

Ad ogni buon conto, gli imprenditori convenuti sono stati diffidati dal violare gli obblighi di legge e la normativa comunale riguardo gli orari di chiusura, le emissioni sonore e la vendita di alcolici, che anche i vigili urbani sono chiamati a controllare.

Intanto l’opinione pubblica prevalente attribuisce priorità ad un intervento pubblico rapido ed efficace nell’installazione di un impianto di video-sorveglianza che risolverebbe anche problematiche ambientali, di traffico e di delinquenza comune.

Va dato atto al vicequestore Renata Catalano della positiva iniziativa di pacificazione sociale, anche se oggettivamente problematiche del genere dovrebbero essere prevenute dall’amministrazione comunale e non dovrebbero arrivare ad un’esasperazione tale da richiedere un intervento di Polizia. In ogni caso la problematica non è solo pompeiana. Interessa molti centri abitati e nasce dal disordinato sviluppo del settore della ristorazione e del lounge dopo il periodo Covid.

Sarebbe ora il caso di avviare al più presto possibile misure urbanistiche e di organizzazione del settore della ristorazione, allo scopo di tutelare la qualità della vita delle famiglie, nel centro città come nelle periferie di Pompei, perché lo sviluppo del commercio è positivo e apprezzabile, ma la cosa più importante è il benessere salutare della popolazione che nasce dalla sicurezza e dalla tranquillità.

Utile l’impegno del presidente Ascom, Luigi Longobardi, nell’indire ulteriori incontri in forma privata tra le parti in causa (commercianti e residenti infastiditi) allo scopo di trovare insieme (residenti ed esercenti) misure efficaci per ripristinare un accettabile e propositivo livello di convivenza sociale.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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