Una pizza per l’autismo: a Marano il progetto di inclusione sociale e professionale
MARANO DI NAPOLI. «Ancora oggi, troppo spesso, siamo visti come elemento di disturbo». Teresa è chiara. Lei è una mamma, una delle tante che, assieme ad altri genitori, lo scorso 2 aprile ha partecipato con i propri figli alla presentazione del progetto pilota “Una Pizza per l’autismo”.
Teresa ha un figlio affetto da disturbo dello spettro autistico. «Un futuro lavorativo per i nostri ragazzi è una chimera, un’opportunità troppo spesso preclusa. Progetti come “Una Pizza per l’autismo” sono un faro nella notte». “Una Pizza per l’autismo” è un progetto pilota di inclusione sociale per ragazzi e ragazze affetti da autismo, realizzato dalle associazioni di promozione sociale di Marano “Tutela la Salute” e “Autismo Sociale” con il fondamentale sostegno della pizzeria Zeroottantuno, del Campione del Mondo di pizzaioli Valentino Libro.
Lo scorso 2 aprile 2024, giornata mondiale per la Consapevolezza dei Disturbi dello Spettro Autistico, la presentazione presso la sede della pizzeria Zeroottantuno a Marano di Napoli. Un’opportunità completamente gratuita per quanti sceglieranno di iscriversi. Le domande di adesione dovranno essere inviate agli indirizzi e-mail delle due associazioni asstutelalasalute@libero.it e info@autismosociale.it.
La pizzeria Zeroottantuno sarà la sede del progetto che si articolerà in due parti. Si inizia con la fase di formazione ed apprendimento di 6 mesi. Durante questi 180 giorni i ragazzi e le ragazze innanzitutto familiarizzeranno con la struttura ed i formatori, per poi passare alla parte didattica.
I corsi si svolgeranno 2 volte a settimana per 2 ore e si passerà dall’apprendimento in cucina, affiancando i pizzaioli, a quello in sala, con camerieri e responsabili. Dopo la formazione, quanti avranno raggiunto un adeguata autonomia lavorativa, potranno firmare un contratto con la pizzeria Zeroottantuno ed essere così assunti. Con tutti gli altri, si proseguirà nel percorso di formazione.
«Questi ragazzi – ha spiegato Diego Mancini presidente di “Tutela la Salute” – sono fantasmi per la società e noi vogliamo andare controtendenza. Questi ragazzi durante le loro giornate hanno poche occasioni per socializzare. Con “Una Pizza per l’autismo” vogliamo offrire non solo un’opportunità di inserimento lavorativo, ma anche un momento di inclusione sociale. Questo è solo un punto di partenza, tanti sono i nuovi progetti già in cantiere».
Sede del progetto è la pizzeria sociale Zeroottantuno, che a costo zero metterà a disposizione la propria struttura e le sue professionalità. Una realtà nata dalla volontà del titolare, Valentino Libro, di dare a tutti un’opportunità. «Dopo un momento difficile della mia vita, ho rischiato di morire, ho deciso di fare qualcosa per il sociale. Zeroottantuno lavora a 360 gradi sul territorio, offrendo opportunità anche a persone che la società emargina. In questi mesi abbiamo dato opportunità lavorative anche ad ex detenuti».
Una delle tre realtà che hanno dato vita a “Una Pizza per l’autismo” è “Autismo sociale Aps/Ets” di Sabatino De Blasio. «L’associazione – spiega De Blasio – lavora sul territorio da 3 anni occupandosi di ragazzi autistici di tutte le età. Nella mia carriera ho avuto modo di notare che soprattutto dopo il periodo scolastico i ragazzi e le ragazze, affetti da disturbo dello spettro autistico, finiscono per essere emarginati dalla società. La loro quotidianità di svolge soprattutto tra le mura di casa, ecco perché nasce questa iniziativa, nasce per permettergli di vivere in società».
Alla presentazione ha preso parte anche il sindaco di Marano di Napoli Matteo Morra, che nel complimentarsi per un’iniziativa «lodevole che guarda alle necessità del territorio» ha sottolineato l’attenzione del Comune sulla tematica dell’autismo.
«Entro il mese di aprile – ha reso noto Morra – sarà pubblicato il bando per la gestione della Villa appartenuta a Luigi Simeoli. La villa è un bene confiscato che diventerà un centro per ragazzi affetti da un disturbo dello spettro autistico».