Pompei, al via l’intervento urgente di messa in sicurezza di via Ripuaria
POMPEI. Sono partiti i lavori pubblici di messa in sicurezza della strada comunale via Ripuaria. La decisione a contrarre è stata assunta dal dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Pompei Gianluca Fimiani. La sua determina ha riguardato l’approvazione degli elaborati tecnici e della relazione istruttoria sull’importanza di un’arteria stradale dal valore strategico fondamentale, a causa dei forti flussi commerciali, che peraltro non impattano su quelli turistici, che attraversano il centro urbano di Pompei.
In sintesi la via Ripuaria collega i centri abitati di Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Pompei e Scafati e, tramite i medesimi, il comprensorio marittimo vesuviano-stabiese con l’area interna nocerino-sarnese. “Il collegamento che via Ripuaria garantisce con l’ingresso in autostrada ed i vicini centri commerciali fa sì che sia percorsa anche e soprattutto da mezzi pesanti, rientrando a pieno nella logistica merci” si legge nella relazione tecnica, che cita numerose segnalazioni sulla necessità dell’intervento pubblico per la sostituzione del manto d’asfalto della strada.
La determina dirigenziale del Comune di Pompei ha previsto l’approvazione dell’offerta della ditta Cmd Group Srl con sede legale in Santa Maria La Carità. Prevede per l’opera 71.538 euro al netto degli oneri della sicurezza e del contrasto di infiltrazioni mafiose per un totale contrattuale di 73.565,80 euro escluso Iva al 22%.
Complessivamente sono stati impegnati 97.239,65 euro sul bilancio comunale per l’esercizio finanziario 2024. Il Rup dell’intervento è l’ingegnere Alessandra Galizia, funzionario tecnico, dipendente del VI Settore Lavori Pubblici. L’affidamento del servizio sarà perfezionato tramite la piattaforma Mepa Consip Spa.
Per il procedimento già in fase esecutiva è stato istituito un team che assegna alle funzioni di Rup l’ingegnere Alessandra Galizia, il direttore dei lavori è l’architetto Massimo Manfellotto, collaboratore tecnico (fase di affidamento) ingegnere Agata Falco, collaboratore tecnico (fase esecutiva) Vincenzo La Mura.
Il cronoprogramma prevede la stipula del contratto entro il 30 aprile 2024 – con corresponsione degli incentivi pari al 50%; l’ultimazione del servizio entro il 31 maggio 2024 – con corresponsione degli incentivi al 45%; certificazione di regolare esecuzione entro il 07 giugno 2024 – con incentivi pari al 5%.
Effettivamente l’intervento aveva carattere d’urgenza. Ne consegue una considerazione positiva sulla tempestività della messa in cantiere dell’opera e sui tempi brevi fissati per la sua esecuzione ed il successivo collaudo. Riguardo alla natura dell’intervento, limitato alla sostituzione del manto d’asfalto, bisogna avanzare oggettive riserve, relativamente alla durata della sua efficacia e soprattutto sulla soluzione tecnica prescelta (probabilmente per motivi di economia). Alla fine essa non risolve radicalmente il problema della sicurezza.
Difatti appare inadeguata la messa in sicurezza di una strada che da alcuni secoli galleggia sul letto di un fiume con la sola sostituzione del manto d’asfalto. Ciò considerato che attualmente quella struttura supporta (e sopporta) tonnellate e tonnellate di carico che viaggiano su carri a rimorchio, pesando sulle stesse impalcature di legno utilizzate dalle maestranze borboniche, che dopo tanto tempo non assicurano la stessa tenuta e quantomeno dovrebbero essere rettificate.
Va precisato, in primis, che un’opera di fondamentale importanza per un’area che dovrebbe rientrare a pieno titolo nella buffer zone, considerato che collima con il tratto pompeiano della foce del fiume Sarno (su cui insiste la via Ripuaria) e, pertanto avrebbe dovuto beneficiare dei finanziamenti del Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) “Vesuvio-Pompei-Napoli”.
Ora, che un intervento pubblico del genere non sia decollato, anche a causa dello scarso interesse del ceto politico locale, dovrebbe suggerire il ricorso ad una strategia efficace d’intervento supplementare, quale potrebbe essere l’impegno di risorse adeguate ad una sistemazione efficace e duratura della Ripuaria.
Sarebbe necessario e urgente rettificare la struttura stradale prima dell’asfalto, allo scopo di eliminare la formazione di pozze di acqua stagnante, che procurano crepe al manto stradale. Ora che un intervento d’urgenza (anche se parziale) della strada dell’area sud di Pompei è stato avviato è inutile recriminare. Potrebbe, invece, tornare utile avviare per la prossima volta lo studio di una soluzione tecnica efficace (ed economica) del problema perché “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.