Lavoratori Scavi di Pompei: riscontri positivi dall’incontro Cobas-MiC
POMPEI. Il riscontro positivo sulle problematiche ambientali e di scurezza lavorativa e sulle proposte di natura contrattuale dei Cobas del lavoro privato riguardanti il Parco archeologico di Pompei e il Parco del Colosseo ha caratterizzato l’incontro del 15 aprile 2024 presso la sede del Ministero della Cultura (MiC).
Il confronto organizzato per iniziativa del gabinetto del Ministro della Cultura, su richiesta dei Cobas, è stata motivato dalla proclamazione dello stato di agitazione del 25 marzo dei lavoratori dei summenzionati siti archeologici. Ora ai buoni propositi dovrebbero seguire le iniziative conseguenti allo scopo di migliorare il clima aziendale nel Parco archeologico di Pompei e nel Parco archeologico del Colosseo.
Gli argomenti trattati nell’incontro hanno riguardato problematiche di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre i delegati dell’esecutivo nazionale Cobas Lp e delle rappresentanze sindacali aziendali presenti all’incontro hanno rappresentato forti perplessità sull’orientamento dei principali istituti autonomi MiC nel proseguire nella politica degli appalti e delle concessioni ai privati riguardo la prestazione di servizi aggiuntivi.
Iniziative che non sono giustificate dalla salute economica dei maggiori enti museali autonomi statali, che stanno conseguendo profitti crescenti dati gli incassi ai botteghini dovuti all’altissima affluenza di visitatori. Sarebbe, al contrario, auspicabile un reintegro del personale in appalto (con l’assorbimento preferenziale di quello storico nella società in house del MiC) nel corpo ministeriale, seguendo l’esempio di alcuni musei campani, che peraltro hanno minore affluenza turistica.
La soddisfazione dei Cobas nasce dalla conferma, da parte del rappresentante del Mic, delle dichiarazioni già formulate il 18 dicembre 2023, sull’indirizzo ministeriale del nuovo governo che prevede una direttiva politica di internalizzazione, mediante società in house nell’ambito dell’effettiva realizzazione del sistema museale nazionale.
Altro capitolo della discussione verteva sull’adozione del “modello Federculture” per i prossimi rinnovi contrattuali. L’orientamento sarebbe adottato sulla base della maggiore attinenza della natura delle prestazioni lavorative. Concetto formulato anche in importanti sentenze giudiziarie e che, secondo il comunicato Cobas, sarebbe stato accolto dal rappresentante del MiC, al tavolo del 15 aprile, quale obiettivo politico a divenire, a partire dai lavoratori di Ales spa.