Pompei, in consiglio comunale si registra un ulteriore scollamento della maggioranza
POMPEI. È stato un consiglio comunale, quello del 24 aprile 2024, che ha dimostrato un grande scollamento all’interno della maggioranza politica che amministra Pompei, imponendo la ricerca costante dei numeri necessari alle delibere amministrative, dal momento che si sono formati gruppi consiliari “di frontiera”, che non hanno un orientamento costante di maggioranza o di opposizione.
È il caso, per esempio, di Italia Viva, i cui consiglieri comunali (Estatico e Caccuri) non seguono comportamenti uniformi. Per farla breve, Mario Estatico si attiene agli ordini di scuderia mentre Salvatore Caccuri si forma di volta in volta un orientamento indipendente, sulla base di personali convincimenti.
Uno stato di cose che ha prima comportato il voto contrario di Caccuri sul bilancio di previsione e mercoledì scorso sulla presa d’atto della delibera di giunta per l’affidamento in gestione esterna del campo di calcio “Bellucci”, passato prima al vaglio della seconda commissione consiliare con un procedimento tortuoso, che fatto ricordare il gioco delle tre carte.
Alla fine è stata deliberata una proposta base per il “Bellucci” della durata di 15 anni ed un canone annuale minimo di 24mila euro. Il voto contrario di Caccuri sull’affidamento del Bellucci è stato incentrato su due considerazioni. In primis, l’importanza dello sport, specie per i giovani, imporrebbe la gestione delle strutture sportive comunali in capo alla stessa amministrazione. In secondo luogo, il corrispettivo preventivato (non inferiore ad euro 24.000 annui) viene considerato irrisorio.
Bisogna a questo punto sottolineare che, nel caso descritto, alla residua opposizione “storica” si è sommato il voto dello stesso Salvatore Caccuri nonché quello dei tre ex consiglieri di maggioranza che hanno fondato “Pompei libera”, sostenendo libertà di orientamento futuro a difesa degli interessi pompeiani.
Una situazione politica dello stesso tipo si è verificata sul voto per un debito fuori bilancio, dove si sono formate le stesse aggregazioni, motivate da una relazione che ha fatto pensare ad un possibile errore esecutivo del precedente adempimento nella liquidazione parziale del debito dello stesso creditore.