Pompei, l’assessore Mazzetti: «In piazza Bartolo Longo le piante torneranno dopo i lavori»
POMPEI. In questi mesi in cui la città mariana è diventata un cantiere a cielo aperto (soprattutto per i lavori che interessano la Fonte Salutare e piazza Bartolo Longo) il verde è diventato un tema di forte interesse tra i cittadini. E anche piuttosto dibattuto, tanto da causare la circolazione di notizie talvolta infondate tra i residenti.
Lo stesso primo cittadino Carmine Lo Sapio, in una recente conferenza stampa, ha rassicurato sul fatto che in piazza Bartolo Longo «le piante sono state tolte per essere rimesse» dopo la conclusione degli imponenti lavori di riqualificazione.
Sul punto è intervenuto a fare chiarezza anche l’assessore al verde pubblico Vincenzo Mazzetti, il quale, in riferimento alle voci circolate sulla paventata rimozione definitiva delle piante di piazza Bartolo Longo, ha commentato affermando che «In realtà le mezze bugie, sono bugie e basta».
L’esponente della giunta ha spiegato che «le piante rimosse per facilitare i lavori, sono state trattate, potate e portate in un sito temporaneo di accoglienza, di proprietà comunale, in via Nolana, nei pressi del cimitero». Lì resteranno in attesa di poter ritornare nella principale piazza cittadina.
Per quanto riguarda, invece, il progetto di ripristino Mazzetti ha specificato che «delle 67 piante prima presenti in piazza Bartolo Longo, per 29 è stata già programmata la reintegrazione. Almeno altre 17 torneranno in piazza ma in una collocazione da decidere. Le restanti saranno ricollocate in altre zone della città, a formare altre aree verdi».
L’assessore ha poi spiegato che sono sotto osservazione anche le quattro magnolie che si trovano davanti alla Casa del Pellegrino, sempre in piazza Bartolo Longo. «Il nostro primo obiettivo – ha detto – è garantire la sicurezza di tutti, attraverso la manutenzione costante del verde. Le esperienze di altre realtà ci spingono a prevenire ogni pericolo».
«Le magnolie sono state potate, come da programma ordinario, ed è stato incaricato un agronomo perché valuti il rischio potenziale rappresentato da queste piante. Non c’è pericolo imminente, ma le radici esercitano pressione sul marciapiede e vanno monitorate con attenzione» ha concluso Mazzetti.