Ristori Covid percepiti indebitamente: nei guai imprenditore floricolo di Pompei
POMPEI. A partire dal 2020 avrebbe percepito indebitamente contributi statali a fondo perduto, i cosiddetti “ristori Covid”, per oltre 70mila euro. Per questi motivi un imprenditore floricolo di Pompei è finito nei guai. Il Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata sta infatti dando esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente, per un totale di 71.024 euro, nei confronti del titolare di una ditta individuale di Pompei.
Il titolare è indagato per indebita percezione di erogazioni pubbliche, nonché per responsabilità amministrativa da reato. In particolare, il sequestro deriva da un’attività delle Fiamme Gialle nel settore della tutela della spesa pubblica. L’attenzione dei finanzieri si è concentrata sulla percezione dei fondi stanziati dal 2020, al fine di contrastare gli effetti negativi sull’economia dovuti alla pandemia da Covid-19.
Il soggetto economico, operante nel settore floristico, allo scopo di percepire tali risorse pubbliche, avrebbe falsamente indicato nella prevista istanza telematica un calo nel fatturato avvenuto durante il periodo della pandemia, requisito necessario per il conseguimento dei fondi.
Tale condotta – secondo le indagini della Guardia di Finanza – avrebbe consentito all’imprenditore di percepire senza averne diritto i contributi a “fondo perduto” e, pertanto, senza obbligo di restituzione, per un ammontare complessivo pari a 71.024 euro.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta della Procura della Repubblica oplontina. L’esecuzione del provvedimento, tuttora in corso, ha ad oggetto disponibilità finanziarie e beni mobili riconducibili all’indagato e alla sua impresa individuale, il cui valore complessivo è in via di quantificazione.