Pompei, ancora furti nelle case in via Aldo Moro: il quartiere protesta
POMPEI. Un nuovo furto in via Aldo Moro (in foto la casa a soqquadro dopo il “colpo”, ndr) fa piombare nell’ansia le famiglie del quartiere (con un’alta quota di persone anziane). La protesta con parole di fuoco accende la protesta sui social sulla mancanza di controlli nel quartiere, che è evidente a vista d’occhio. Basta per esempio dare uno sguardo sommario alla sistemazione delle macchine parcheggiate.
Ad essere stati «parcheggiati», stando a quanto si commenta frequentemente, sono i vigili urbani di nuova assunzione. Ogni giorno si vedono in giro tra la piazza centrale, via Sacra e via Lepanto, mentre i residenti delle periferie continuano a lamentarsi come prima che «manca il controllo del territorio, i furti delle automobili e negli appartamenti e il degrado dei sottopassi sono ormai all’ordine del giorno».
Risulta oramai evidente che i ladri ricevono notizie precise sulle loro vittime, sugli orari di assenza dalle case e dove trovare soldi e preziosi. Molti residenti del quartiere sono convinti che i ladri hanno contatti con personaggi borderline frequentatori di esercizi commerciali e/o dediti a mestieri abusivi praticati impunemente. Sarebbero loro a fornire notizie per i “colpi”. Girano addirittura foto, ma chi se ne interessa?
Riguardo alle proteste nei confronti della politica locale, non viene risparmiato nessuno (maggioranza e opposizione) perché, si dice, si sarebbero tutti «convertiti alla politica delle apparenze»: eventi e chiacchiere senza fondamento, mentre mancano provvedimenti efficaci per ristabilire ordine e tranquillità.
Molti ricorrono agli antifurti digitali e alle guardie giurate, ma non tutti hanno i soldi per farlo. Gli anziani sono già gravati da una spesa esorbitante per visite mediche e medicine perché la sanità, insieme alla pubblica sicurezza e all’educazione scolastica, perde sempre più colpi. Per questo motivo essi, insieme ai lavoratori a reddito fisso, sono stati abbandonati a se stessi, senza servizi e senza protezione, ed hanno perso ogni fiducia sulle istituzioni statali.
Intanto la malavita si organizza e diventa sempre più aggressiva. È breve il passo dai furti alle aggressioni e alle rapine organizzate. Girano notizie e fotografie di individui che bussano ai citofoni presentandosi come rivenditori di aspirapolvere per entrare indisturbati nei condomini per delinquere. Tutti avvisati. Ma questa è vita? Pensate che non saranno dello stesso avviso anche gli operatori turistici?