Pompei, due cuccioli salvati dal Garante degli animali e dai vigili urbani
POMPEI. Due signore animaliste di Pompei si sono rivolte al garante dei diritti degli animali, dottore Luciano Scatola, delegato dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, perché erano stati abbandonati due cuccioli in un giardino di una traversa di via Aldo Moro.
Bisognava intervenire con urgenza per prestare assistenza ai due cagnolini abbandonati, senza cibo ed acqua in un giardino di una casa disabitata perché il proprietario era deceduto di recente. Per questo prima le due animaliste e successivamente il garante degli animali hanno contattato senza successo i servizi veterinari del distretto dell’Azienda Sanitaria Locale di viale Unità d’Italia.
Anche quando sono intervenute telefonate a titolo personale da parte del dottore Scatola (ex dirigente del distretto sanitario locale) le risposte sono state evasive e basate sui soliti luoghi comuni. Scatola non si è perso d’animo ed ha intercettato l’intervento del sindaco di Pompei tramite la sua segreteria.
Difatti il comandante della Polizia Municipale, Gaetano Petrocelli, ha inviato sul posto due pattuglie di vigili e nonostante la pioggia e il fango che allagava il giardino in cui si erano riparati i cagnolini si sono attivati per procurare cibo ed acqua.
Le iniziative per portare al riparo i due piccoli cani meticci si sono protratte ben due giorni (anche fuori dell’orario di servizio). Alla fine finalmente sono stati raggiunti ed affidati alla signora Staffetta (una delle due animaliste intervenute) i due cagnolini meticci maschi di taglia medio/grande che hanno un paio di mesi di vita e si trovavano in pessime condizioni igieniche e di salute.
Ora sono in cura presso l’ambulatorio del dottore Alessandro Nisi di Castellammare di Stabia che ha provveduto amorevolmente alle cure del caso. Appena possibile saranno offerti in adozione. Resta un’amara esperienza riguardo l’organizzazione della sanità locale, cui compete la materia di tutela degli animali abbandonati e osservazione del fenomeno del randagismo, purtroppo grave sul territorio vesuviano.
«La regolamentazione sanitaria adottata a riguardo pare studiata unicamente per confondere e vessare l’utenza con disposizioni farraginose, incomprensibili e di assurda burocrazia» sbotta il garante della salute e dell’ambiente del Comune di Pompei.
«Uno stato di cose che pone in seria difficoltà gli animalisti che si sacrificano costantemente e per questo motivo dovrebbero essere supportati e non vessati» conclude il dottore Scatola, che auspica nell’interesse generale un intervento della Direzione Generale a regolamentare in forma trasparente e democratica la materia nell’interesse dei cittadini e soprattutto della salute degli animali.