Spettacoli in piazza a Pompei, fanno discutere gli ingressi “privilegiati”

POMPEI. I primi spettacoli di questa estate sono stati apprezzati dalla platea di spettatori formata prevalentemente da pompeiani. Il sindaco Lo Sapio non si è lasciato scappare l’occasione della disponibilità di  un’ampia platea attenta e plaudente per congratularsi con se stesso e con i dirigenti del Comune per il successo delle manifestazioni.

Ha anche liquidato come «polemiche inutili» qualche osservazione fatta sui social e da qualche residua testata giornalistica indipendente (considerato che hanno chiuso quasi tutte). Era stato solo fatto presente che la tassa di soggiorno dovrebbe servire per migliorare tutti i servizi (ordine pubblico, sicurezza, trasporti, circolazione stradale e parcheggi, aree verdi) anche se tutti apprezzano gli spettacoli musicali di buon livello di questo cartellone estivo pompeiano.

In sintesi si potrebbe, con quei soldi, migliorare l’ampio spettro delle iniziative di accoglienza turistica (tenendo in debito conto che i residenti sono i primi turisti e che peraltro pagano tasse ben più elevate della tassa di soggiorno). Ci pare che il sindaco di Pompei dovrebbe apprezzare questo contributo che dovrebbe, secondo noi, ispirare la politica promozionale da mettere in campo nella competizione di Capitale della Cultura.

La Cultura come tale deve essere libera ed aperta a tutti, offrendo le medesime opportunità ai soggetti interessati. A tal proposito si è aperta sui social un’ampia discussione riguardo un doppio canale d’accesso agli spettacoli (quello “per inviti” e quello per cittadini partecipanti che non godevano di particolare considerazione o amicizia da parte degli attuali amministratori).

Vi hanno partecipato associazioni culturali, gruppi collegati in chat, partiti politici e qualche consigliere comunale. Tutti hanno detto la loro ma non pare che l’iniziativa di suddividere in 2 fasce la platea degli spettatori abbia suscitato grossi consensi. Addirittura qualcuno ha parlato di mancanza di correttezza nella discriminazione, come è stato detto, tra “pompeiani di serie A e di serie B”.

Il capo dell’opposizione Di Casola è arrivato a stigmatizzare come «marchette elettorali» atteggiamenti del genere. Noi pensiamo invece che il sindaco di Pompei non abbia assolutamente pensato ad espedienti del genere, dal momento che è consapevole che il suo indice di popolarità è arrivato alle stelle. E non solo a Pompei.

Abbiamo appreso con piacere della partecipazione del sindaco di Pompei al convegno “La politica dei Comuni al servizio della cultura e della bellezza: il caso Pompei”. L’ingresso alla Camera dei Deputati da Palazzo Montecitorio era regolarmente libero per tutti, mercoledì 3 luglio 2024 alle ore 11. L’iniziativa è stata del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che onora il centro mariano della sua continua e instancabile attenzione personale. Riconoscimenti del genere non possono essere appannati da cadute di stile.

 

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Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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