Anche a Pompei i cattolici in campo per una democrazia inclusiva

POMPEI. «I cattolici in Italia desiderano essere protagonisti nel costruire una democrazia inclusiva, dove nessuno sia scartato o venga lasciato indietro» ha dichiarato il Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, nel corso dell’inaugurazione a Trieste, della 50esima Settimana Sociale dei Cattolici italiani, dedicata al tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”.

Zuppi ha rimarcato la «voglia di comunità in una stagione in cui l’individualismo sembra sgretolare ogni costruzione di futuro e la guerra appare come la soluzione più veloce ai problemi di convivenza». In sostanza i cattolici aspirano in Italia ad una democrazia aliena dai populismi, «che possono privarci di essa o indebolirla».

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente al convegno triestino, ha esortato a impegnarsi «affinché non vi possano essere “analfabeti di democrazia” (a chi poteva riferirsi implicitamente? nda). È una causa primaria, nobile, che ci riguarda tutti. Non soltanto chi riveste responsabilità o eserciti il potere» ha dichiarato il nostro Presidente, in una straordinaria sintonia con il presidente della Cei.

Le illustri dichiarazioni riportate annunciano implicitamente la volontà di mettere in campo un polo politico dei cattolici che si sentono ignorati in materia di accoglienza dei migranti, solidarietà nazionale nella prestazione dei servizi sociali (apparentemente abolita, con la recente legge sull’autonomia differenziata) e contrarietà alla corsa agli armamenti e alla fine delle guerre in corso.

Per i cattolici italiani la democrazia è un bene prezioso, ma non può trasformarsi in “assolutismo della maggioranza”, in un esercizio del potere senza limiti. Anche perché non è una conquista acquisita una volta per tutte. Parole, queste, che appaiono palesemente rivolte all’attuale governo e più precisamente a due delle tre forze politiche che lo compongono (Lega e Fratelli d’Italia) con i quali gli esponenti di “Per” dichiarano esplicitamente di escludere per il futuro ogni forma di alleanza politica.

Il partito politico “Per”, che si presenta come costituito da persone dell’Azione Cattolica e laici che ne condividono il programma politico, basato sui valori sociali promossi della Chiesa, non è al momento presente nel Parlamento italiano e in quello europeo, ma si sta progressivamente radicando dal basso nel Paese Italia.

Il 26 giugno si è presentato alla città, presso uno spazio aperto di un noto ristorante locale, il circolo “Per Pompei” (presidente Nicola Campanile, Giovanni Irace segretario e Rosario Alfano coordinatore cittadino). Da quanto abbiamo appreso, i principi e i progetti politici illustrati sono in piena sintonia con le parole del Cardinale Zuppi.

Nel convegno non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale dagli esponenti del circolo cittadino “Per Pompei” riguardo la valutazione dell’attività svolta dall’amministrazione comunale. Il circolo si è dichiarato di centro sinistra, facendo presente di aver inserito nei primi due anni di attività propri consiglieri comunali nelle maggioranze amministrative di diversi Comuni ed aver  conseguito un discreto risultato elettorale con Nicola Campanile, che si è presentato da indipendente nella lista del Partito Democratico alle recenti elezioni europee.

 

 

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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