A Pompei l’ultimo saluto a Pino D’Angiò, icona musicale degli anni Ottanta
POMPEI. Un lungo e commosso applauso ha segnato a Pompei l’ultimo saluto a Pino D’Angiò, scomparso lo scorso 6 luglio a Formello (Roma) all’età di 71 anni. Questa mattina (martedì 9 luglio 2024) la città natale di D’Angiò ha accolto familiari, amici e fan per i funerali presso la chiesa del Santissimo Salvatore. L’atmosfera era carica di commozione, soprattutto durante il discorso del figlio Francesco, che ha condiviso ricordi e aneddoti del padre.
Francesco ha ricordato il padre con parole che hanno commosso i presenti: «Certe cose erano solo nostre, sempre e solo nostre. Da te sono partito, da te sono sempre tornato. In te ho visto la curiosità, la bellezza, il dolore immenso, la vita straripante, la forza di cento uomini, la risata e le lacrime salate come il mare». Ha poi raccontato un aneddoto di quando, da bambino, Pino gli aveva fatto leggere un testo di Sant’Agostino, il cui significato è diventato chiaro solo con il passare degli anni.
Il testo citato da Francesco era un inno alla continuità del legame affettivo anche dopo la morte: «La morte non è niente, sono solo passato dall’altra parte. È come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro, lo siamo ancora». Francesco ha concluso con la promessa di mantenere vivo il ricordo del padre: «Faremo in modo che sia così. Ciao, papà».
Oltre alla famiglia, molti amici di vecchia data e colleghi hanno partecipato alla cerimonia. Tra questi, Lucia Cassini, Angelo Di Gennaro e molti compagni del liceo “Giovanni da Procida” di Salerno. I Bnkr44, che avevano condiviso il palco con Pino al Festival di Sanremo 2024, erano presenti per rendere omaggio all’artista. «Per noi è stato un anno incredibile, un onore immenso» hanno detto. «Pino è una persona fantastica e il mondo lo sa. Tutte queste persone lo confermano».
Anche due fan sono partiti da Roma per tributare un ultimo saluto al loro idolo: «Siamo partiti da Roma verso le 3 di notte perché volevamo assolutamente venire. Volevamo dare un ultimo saluto a Pino perché purtroppo è il nostro idolo e non siamo mai riusciti a partecipare a un suo live. Lo ascoltiamo da tanto tempo e ci ha sempre regalato momenti belli e intensi»
Per Pino c’è stato anche l’omaggio della maglia della Nazionale Italiana Cantanti da parte dello sponsor tecnico Givova. Il cantautore di origini pompeiane, infatti, nei primi anni Ottanta, all’apice della sua carriera, fu tra i maggiori fautori della nascita del progetto benefico legato al calcio e al mondo della musica. Con questa iniziativa, raccogliendo fondi per le persone (soprattutto i bambini) meno fortunate – ha ricordato don Giuseppe Esposito nel corso dell’omelia – «voleva restituire agli altri una parte del bene che aveva ricevuto»
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha espresso il dolore della comunità per la perdita di un’icona che ha dato grande visibilità alla città: «Una giornata che rattrista l’intera comunità. Ci rattrista tutti, pensavamo di poter accoglierlo come un’icona importantissima. È lui che ha dato visibilità alla città in tante occasioni della sua vita per la sua professione e anche per la sua bravura».
Giuseppe Chierchia, conosciuto con il nome d’arte Pino D’Angiò, era nato a Pompei il 14 agosto 1952. Nel 1979 si era sposato con Maria Teresa e nel 1991 era nato il loro figlio, Francesco. Pino D’Angiò aveva conquistato il pubblico con “Ma quale idea”, una canzone che ha dominato le classifiche di tutto il mondo tra il 1980 e il 1981. Tuttavia, la sua carriera era stata segnata da gravi problemi di salute a partire dai primi anni 2000: sei operazioni alla gola e due tumori polmonari avevano limitato le sue performance, ma non avevano mai intaccato il suo spirito combattivo.
L’ultimo atto della sua carriera è stato al Festival di Sanremo 2024, dove ha cantato con i Bnkr44, dimostrando ancora una volta la sua passione per la musica e il suo desiderio di condividere il palco con le nuove generazioni. Pino D’Angiò lascia un’eredità musicale che continuerà a vivere nei cuori dei suoi fan e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. La sua vita e la sua carriera rimangono un esempio di talento, resilienza e passione per la musica.