Pompei, l’opposizione abbandona l’aula in consiglio comunale
POMPEI. «Mancano le condizioni minime per partecipare ai lavori consiliari perché non è ammissibile che gli atti alla base delle delibere da votare vengano trasmessi ai consiglieri comunali successivamente alla convocazione del consiglio, ad esempio per l’odierna seduta sono stati trasmessi gli atti venerdì scorso».
Il consigliere comunale Domenico Di Casola ha letto un documento articolato, che parte dal nostro virgolettato, all’apertura del consiglio comunale di ieri (8 luglio) e che ha consegnato al presidente del consiglio La Marca sottoscritto dal medesimo e dai colleghi Calabrese, De Angelis, Robetti, Troianiello e Veglia.
Successivamente i cinque hanno abbandonato la seduta lasciando di stucco la componente di maggioranza, che però si è data da fare deliberando in quattro e quattr’otto alcune ratifiche di delibere di Giunta di variazioni di bilancio, la salvaguardia della delibera di bilancio, cinque debiti fuori bilancio, la validazione biennale del Pef – Rifiuti per gli anni 2024-2025. Inoltre tariffe Tari, regolamento Tari e regolamentazione del volontariato di Protezione Civile.
Il sindaco Lo Sapio ha abbozzato una replica ma è rimasto visibilmente contrariato dalla determinazione dell’opposizione. Ha parlato del gratificante riconoscimento di “Sindaco dell’anno 2024”, ricevuto da Confassociazioni. «Un riconoscimento che vale per tutta la città» ha commentato.
Probabilmente avrebbe preferito che il dibattito avesse riguardato questo argomento ma si deve ammettere che la mancanza di trasparenza, d’informativa e di democrazia interna esaspera il rapporto tra le componenti consiliari e il sindaco. La stessa cosa vale per il rapporto con la stampa (salvo ovvie eccezioni).
La minoranza nel documento rileva che le Commissioni consiliari vengono trattate con numerosi punti all’ordine del giorno, senza essere precedute dalla trasmissione degli atti. La stessa considerazione vale per la Conferenza dei capigruppo. Capita che punti trattati nelle commissioni non vengono, come si dovrebbe, approfonditi.
Le commissioni difatti si svolgono spesso irregolarmente sia per la convocazione che la pubblicazione e la partecipazione. Lo facemmo presente al segretario comunale, responsabile in argomento, all’inizio della tornata amministrativa. Fa piacere che adesso anche l’opposizione in consiglio metta in luce le irregolarità a riguardo.
«In estrema sintesi così si mortifica l’operato dei membri delle Commissioni permanenti e della Conferenza dei Capigruppo derubricando la funzione di approfondimento e controllo in preparazione del Consiglio Comunale. Con questo modo s’impedisce il controllo e la proposta. Questo è l’ obiettivo della maggioranza?» si legge ancora nel documento dell’opposizione.
La conclusione del documento riguarda il rifiuto dell’amministrazione a voler concedere la diretta streaming dei lavori consiliari, dal costo irrisorio, da parte dell’amministrazione comunale e del presidente del consiglio comunale. «Così s’impedisce ai cittadini di seguire i lavori consiliari. Vi vantate che state facendo tante cose importanti per la città. Se è vera tale vostra affermazione allora perché avete timore di confrontarvi con noi in diretta dinanzi ai cittadini?».
Questi gli argomenti di Di Casola e compagni. Ci auguriamo un ravvedimento a riguardo con una democratica apertura al confronto del sindaco Lo Sapio. La speranza è che non liquidi le stringenti argomentazioni riportate come «le solite polemiche».