Musica, voce ed energia: “Il Volo” conquista l’Anfiteatro di Pompei

POMPEI. Nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro di Pompei, il celebre trio italiano “Il Volo” ha offerto una serata indimenticabile a tutti gli spettatori presenti. La tappa pompeiana del tour “Tutti per uno – Capolavoro” ha visto la partecipazione entusiasta di un pubblico di ogni età, che ha gremito l’arena in un’atmosfera che ha unito perfettamente musica e antichità.

Per “Il Volo” si tratta di un gradito ritorno negli scavi di Pompei, dopo l’evento che nel 2015 li vide esibirsi nel Teatro Grande. Quale occasione migliore, dunque, per “festeggiare” anche all’ombra del Vesuvio il traguardo dei primi 15 anni di attività insieme?

Il trio, composto dai tenori Piero Barone e Ignazio Boschetto e dal baritono Gianluca Ginoble, ha portato sul palco un repertorio variegato, spaziando a 360 gradi nel panorama musicale: dalle colonne sonore del cinema alle arie celebri della tradizione operistica italiana, dagli omaggi ai grandi della musica leggera, fino ai successi internazionali della musica pop.

Accompagnati sul palco dall’orchestra diretta da Edmondo Savio, la loro performance ha dimostrato ancora una volta la capacità unica de “Il Volo” di coniugare tecnica vocale impeccabile con una passione travolgente.

L’apertura del concerto è stata segnata dal brano Nelle tue mani, tema de “Il Gadiatore”, che ha subito catturato l’attenzione degli spettatori, trasportandoli in un’atmosfera epica e solenne, perfettamente consona al luogo. Il pubblico ha risposto con un caloroso applauso, creando un legame immediato tra artisti e spettatori.

Dopo Un amore così grande e Nessun dorma il tanto atteso saluto del Trio: «Buonasera Pompei!» che scatena il primo interminabile applauso del pubblico, tra cui figura eccezionalmente anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Il tour “Tutti per uno – Capolavoro” mette in luce anche le individualità dei tre artisti che da cinque lustri condividono un percorso musicale unico, sul filo conduttore di un originale pop-lirico. Ignazio decide così di omaggiare Pino Daniele e tocca nel profondo con le sue interpretazioni di Resta cu’ mme e Quanno chiove.

Gianluca ricorda l’inizio della carriera di Elvis Presley, un episodio di un giorno di 70 anni fa, e poi canta Can’t Help Falling in Love. Tocca infine a Piero dare un (ulteriore) saggio delle sue qualità da tenore con E lucean le stelle.

Il Trio si riunisce per offrire quattro brani applauditissimi e che scatenano la voglia di cantare dei fan: Se telefonando, Capolavoro (il brano che “Il Volo” ha portato a Sanremo 2024), Frammenti di universo e Miserere. Poi di nuovo parentesi soliste che esaltano le individualità e le sensibilità dei tre artisti. Ignazio commuove con Almeno tu nell’universo, Gianluca emoziona con La Cura mentre Piero appassiona tutti con Maravilla.

Si torna insieme per Nuovo cinema paradiso, per My way di Frank Sinatra e per Hallelujah che nelle intenzioni de “Il Volo” diventa una sorta di “preghiera” «per le vittime di questi anni difficili che hanno visto la pandemia, catastrofi naturali e guerre, che ormai pensavamo di poter leggere solo nei libri di storia».

Per il pezzo successivo, e cioè Here’s to you, Piero, Ignazio e Gianluca fanno una gradita sorpresa al pubblico scendendo dal palco e passeggiando in platea, mentre i loro fan sono quasi increduli. Poi si ritorna sul palco per il rush finale, che vede susseguirsi L’estasi dell’oro, prima di Il mondo all’incontrario e Ad Astra che appartengono al loro ultimo album Per aspera ad astra. E ancora non possono mancare: Caruso (tra i momenti più emozionanti dello show), Who wants to live forever e Il mondo.

Ma non manca ancora un pezzo in scaletta? Ovvio, ed è quello richiesto a gran voce dai fan per tutta la serata: si tratta di Grande amore con cui il Trio trionfò a Sanremo nel 2015. Le voci potenti e armoniose del trio hanno echeggiato nell’anfiteatro, regalando al pubblico un momento di pura estasi. La serata si è chiusa tra applausi scroscianti e ovazioni, con “Il Volo” che ha ringraziato il pubblico e Pompei per l’accoglienza calorosa.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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