I denti del giudizio: ecco cosa sono e come agire
POMPEI. Spuntano quando si è già adulti (o quasi) e rappresentano un retaggio ancestrale del passato. Stiamo parlando dei denti del giudizio, che una volta servivano ai nostri antenati per masticare anche i cibi più duri prima che l’uomo sviluppasse l’abilità (e l’abitudine) di cuocere i cibi.
Potremmo dire che in un tempo lontano erano necessari alla sopravvivenza. Oggi, invece, in alcuni casi possono rappresentare anche un piccolo problema. Ne parliamo con il dottor Fausto D’Ermo, medico odontoiatra presente con il suo studio a Pompei (via Traversa Carbone 4/b).
Cosa sono esattamente i denti del giudizio?
«I denti del giudizio, noti anche come terzi molari, sono gli ultimi denti a erompere nella bocca, solitamente tra i 17 e i 25 anni. Sono 4 e si trovano nella parte più posteriore della bocca, uno per ogni quadrante».
Perché vengono chiamati denti del giudizio?
«Esistono diverse teorie. L’ipotesi più diffusa è che la loro eruzione avvenga in un’età in cui, secondo la tradizione, si acquisisce il “giudizio” e la maturità. Un’altra teoria li lega al fatto che, in passato, la loro estrazione era più frequente negli adulti, proprio perché considerati ormai “inutili” dopo un certo periodo di vita».
È sempre necessario toglierli?
«No, non sempre. La decisione dipende da una valutazione attenta di diversi fattori. Tra questi, la posizione del dente che potrebbe essere in una posizione anomala, ad esempio inclinato o a contatto contro altri denti, causando dolore, infezioni o danni alle radici dei denti vicini. Si deve considerare inoltre lo spazio disponibile nell’arcata dentaria: se non c’è spazio sufficiente per erompere correttamente, il dente del giudizio può rimanere incluso o erompere solo parzialmente, causando problemi di masticazione, dolore e possibili infezioni. Anche in questo caso, l’estrazione può essere necessaria. Infine, va valutata la salute del dente e delle gengive: se presenta carie, infezioni o danneggia le strutture vicine, l’estrazione diventa la scelta più indicata».
Come avviene l’estrazione dei denti del giudizio?
«L’intervento può variare in complessità. Può essere un’operazione semplice se il dente è completamente erompente, o più complessa se è incluso».
È un intervento doloroso?
«No, l’estrazione dei denti del giudizio viene eseguita in anestesia locale, quindi non si sentirà alcun dolore. Si potrebbe provare un leggero fastidio o dolore nei giorni successivi, ma questo verrà gestito con antidolorifici prescritti dal medico dentista. La guarigione completa richiede in genere alcuni giorni, ma la maggior parte dei pazienti può tornare alle normali attività entro 24-48 ore».
Cosa si può fare per prevenire i problemi legati ai denti del giudizio?
«La prevenzione include regolari visite odontoiatriche e radiografie periodiche per monitorare lo sviluppo dei denti del giudizio. Una buona igiene orale è fondamentale per prevenire infezioni e carie. Va anche sottolineata l’importanza di non ignorare i sintomi legati ai denti del giudizio. Una visita tempestiva dal dentista può prevenire molti problemi e garantire una salute orale ottimale».
Quali sono i segnali che indicano un problema ai denti del giudizio?
«Attenzione a dolore e gonfiore nella parte posteriore della bocca, difficoltà a masticare, mal di testa, infiammazioni, e cattivo gusto o alito cattivo persistente. È importante consultare un professionista se si sperimentano questi sintomi».
Info:
Studio Odontoiatrico Dr. D’Ermo Fausto
Pompei – Via Traversa Carbone 4/B
Tel. 3381114128