I Cobas indicono uno sciopero negli Scavi di Pompei nei giorni del G7
POMPEI. Il sindacato Cobas ha proclamato uno sciopero per l’intero turno di servizio del 20 settembre 2024. In quella giornata dovrebbero serrare la braccia in segno di protestai dipendenti della società Opera Laboratori Fiorentini addetti ai servizi di biglietteria del Parco Archeologico di Pompei.
La giornata di sciopero cade in concomitanza di uno dei giorni del G7: ne consegue che se il convegno internazionale resta a Pompei nonostante lo scandalo Boccia-Sangiuliano, la protesta risulterà sicuramente più incisiva. Le motivazioni che hanno condotto alla predetta protesta sindacale risalgono ad una vertenza che pare non trovare soluzione.
Si tratta (in sintesi) di irrisolte criticità su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, la mancata adozione di misure di prevenzione dei rischi di lavoro, l’ostinazione del Ministero della Cultura nel mantenere lo stato di precarietà del personale abusando del lavoro in appalto e mantenendo un inquadramento inferiore al livello dei compiti svolti dalle maestranze.
Il sindacato, nella sostanza, lotta contro l’esternalizzazione dei servizi pubblici essenziali svolti nel Parco archeologico di Pompei, che comporterà un probabile danno erariale e che, in considerazione dei forti incassi e finanziamenti europei stanziati, risulterebbe ingiustificata.
Alla fine si lotta per rivendicare l’internalizzazione dei servizi museali dei lavoratori della società Opera Laboratori Fiorentini, anche per porre fine a scandalose disparità di trattamento economico tra loro e i colleghi che esplicano mansioni della stessa natura, godendo dello status di dipendenti pubblici.