Il sito di Longola torna sotto la tutela del Parco archeologico di Pompei
POMPEI. Dopo meno di un anno il Parco archeologico e naturalistico di Longola (Poggiomarino) è stato rimesso (dalla Soprintendenza di Napoli) sotto la tutela del Parco archeologico di Pompei. Una felice intuizione che finalmente si adegua al rispetto della continuità storico-paesaggistica dell’Ager pompeianus nell’ambito del territorio vesuviano-sarnese, oltre ogni logica burocratica e/o di potere.
Nell’ampia area di Longola è stato inaugurato nel 2018 un Parco archeologico naturalistico, con capanne dell’Età del Bronzo, realizzato su isolotti artificiali ricavati su un’area umida del corso intermedio del fiume Sarno. L’iniziativa punta alla valorizzazione di un territorio storicamente interessante, perché la sua popolazione originaria (Sarrastri) partecipò alla fondazione di Pompei su una collinetta tra mare e Vesuvio, lontana dalle inondazioni del fiume Sarno.
Il Parco archeologico naturalistico di Longola sarà rilanciato nelle intenzioni del Parco archeologico di Pompei e del Comune di Poggiomarino, anche grazie a nuovi finanziamenti pubblici, finalizzati alla rigenerazione ambientale e alla creazione di un museo, in cui esporre i reperti rinvenuti nell’area del villaggio preistorico di 3.500 anni fa.
Nel museo s’intende preservare la memoria di un paesaggio integrato (uomo-natura) ricostruendo un prototipo di due capanne site su un isolotto circoscritto da palizzate, che limita il corso fluviale (una Venezia preistorica per intendersi)
Il Parco di Longola è dotato di strutture per l’accoglienza, lo svago, la didattica e il racconto delle usanze. Servizi collocati lungo la passeggiata fluviale dove dovrà essere allocata la cucina tradizionale con piatti creati coi prodotti del territorio e la musica con la tammorra, strumento di origine contadina, che scandisce con ritmi l’alternanza delle stagioni e con le parole fa rivivere le antiche usanze locali.
L’iniziativa del Parco di Longola ambisce alla valorizzazione del comprensorio anche con una mostra fotografica permanente, l’info-point e la dotazione di una tecnologia digitale. Rappresenta una sfida impegnativa per il ceto civile locale, che ha originato l’orientamento strategico teso alla promozione dell’archeologia, culla della cultura locale.