L’ombelico dei Limbi di Artaud diviene performance a Napoli con Stefania Tansini
NAPOLI. L’ombelico dei Limbi, opera giovanile di Antonin Artaud, diviene fonte d’ispirazione per la performance itinerante di Stefania Tansini, premio Ubu 2022.
Presso Castel Nuovo di Napoli, il 18 settembre 2024 – con l’organizzazione del Centro Nazionale di Produzione della danza Körper, la promozione ed il finanziamento del Comune di Napoli, la musica di Paolo Aralla e le luci di Elena Gui – Tansini va alla ricerca di quel linguaggio che lo stesso Artaud cercava disperatamente, e lo fa letteralmente con tutto il corpo, voce e viscere comprese.
È un corpo che diviene animalesco fin da subito, che va alla ricerca, anche se non si sa di cosa, perché quello che emerge è un senso spasmodico di cercare, fare, che poi lascia spazio a pause e sospesi, come ogni ricerca, che ha bisogno di momenti di recap.
Un corpo alienato, quello proposto in maniera diretta dall’artista, fatto di capelli, respiri, pavimento, enormi lenzuola; un corpo alienato che cerca dentro e fuori di sé, che si muove nello spazio per cercare un suo spazio, che respira e che ansima, che si tormenta, ma mai si arrende.
Vive e pulsa, è materico e soffre, si tormenta e si rivolge agli altri, cerca un’appartenenza e la cerca ovunque: in ogni dove e in ogni come, nelle cose e nei corpi esterni. E non si arrende, dicevamo, perché dal suo dilaniarsi sa rinascere, sa divenire composto, eretto, comunicativo, non più frammentato, sa divenire esso stesso il luogo del suo risorgimento.