Il Pellegrinaggio nazionale Unitalsi a Pompei: in mille a pregare per la Pace
POMPEI. È in programma, sabato 26 ottobre 2024, il pellegrinaggio Nazionale dell’Unitalsi al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, giunto alla sua 20ma edizione. A guidare il pellegrinaggio sarà Rocco Palese, presidente nazionale Unitalsi, unitamente a Cosimo Cilli e a Sabatino Di Serafino, vicepresidenti nazionali e a Federica Postiglione, presidente della Sezione Campana.
Il pellegrinaggio nazionale coinvolgerà circa mille soci, alcuni provenienti dalle sezioni regionali e altri dalle sottosezioni limitrofe. A presiedere la Santa Messa e la Supplica alla Beata Vergine sarà monsignor Rocco Pennacchio arcivescovo di Fermo e Assistente Nazionale Unitalsi.
«Questo pellegrinaggio giunto alla sua ventesima edizione – ha sottolineato Palese – è un appuntamento particolarmente sentito dall’Unitalsi. La nostra presenza testimonia come questo Santuario sia per noi una seconda casa, dove siamo sempre stati accolti con la preghiera da tutta la comunità di Pompei».
«La devozione verso la Madonna del Rosario di Pompei – aggiunge – ha radici profonde nel cuore di ogni unitalsiano. Per questo ogni anno abbiamo bisogno di rinnovare questa fede, contemplare la bellezza dell’incontro con la Madre e chiederle che “con i Misteri del Rosario impariamo a contemplare ed a stupirci dinanzi alle meraviglie che opera il Signore”».
«Il pellegrinaggio dell’Unitalsi a Pompei ha in sé l’autentico carisma associativo che raccoglie pellegrini in difficoltà fisica, altri che vivono una sofferenza ed altri ancora che sono in situazioni difficili, oltre i tanti volontari, sorelle e barellieri, che hanno voglia di impegnarsi per essere “buoni samaritani” di coloro che incontrano sul proprio cammino» ha proseguito Palese.
«Il Santuario di Pompei è la casa dell’amore e della speranza e vogliamo affidare alla Beata Vergine la salute dei tanti bambini ammalati che l’Unitalsi accoglie amorevolmente insieme alle proprie famiglie grazie al “Progetto dei piccoli”, oltre ai bambini vittime di violenze e di abbandono. Supplichiamo la Mamma affinché li custodisca, li protegga e dia a tutti noi la forza di essere uomini e donne di pace» ha detto ancora il presidente nazionale.
«In questo pellegrinaggio faremo nostro il dolore che nel mondo si sta spargendo soprattutto sulle persone indifese e chiederemo alla Madonna del Rosario di intercedere affinché cessi la violenza e si giunga a deporre le armi a favore della vita» ha concluso il presidente Rocco Palese.
Ad accogliere i pellegrini sarà monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo e prelato di Pompei. «Quando, ogni anno gli Unitalsiani giungono in Santuario per il loro pellegrinaggio nazionale viviamo, a Pompei, un giorno di grande festa. È sempre una gioia vedere questa preziosa testimonianza di fede, di carità, di speranza, un vero e proprio dono che ci fanno volontari e persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di assistenza» ha detto monsignor Caputo.
«In realtà, quando ci si radica nel Vangelo – ha aggiunto il prelato – non c’è differenza alcuna tra chi aiuta e chi è aiutato: in tutti è visibile il Volto stesso di Gesù. Al centro della riflessione e della preghiera dei pellegrini sarà il tema della pace. Le cronache drammatiche di questi anni descrivono la pazzia della guerra in Terra Santa, in Ucraina, in Sud Sudan, in Myanmar, nelle decine di contesti del mondo dove si combatte».
«Come possiamo – si chiede Caputo – cambiare il corso della storia? Come possiamo noi, qui ed ora, convincere i potenti del mondo a fermare i loro eserciti e le loro armi? A volte, pur saldi nella certezza che siamo sempre nelle mani di Dio, ci si sente inermi dinanzi a tutto questo male. Abbiamo tre strumenti, tre “armi dello Spirito” per invocare pace e chiedere al Padre di illuminare le menti dei governanti e far cessare i conflitti: la preghiera, il digiuno e la carità».
«Lo sanno bene gli Unitalsiani che fanno comprendere a tutti noi la bellezza della pace. Con l’amore vissuto nelle piccole e grandi cose della quotidianità – conclude l’arcivescovo di Pompei – ci dicono che un altro mondo è possibile: un mondo di pace, di dialogo, di amicizia, di fraternità. E mentre la guerra, sul terreno, non lascia altro che morte e distruzione, il nulla, tutto è possibile realizzare con la pace. A coloro che, sabato 26 ottobre, si metteranno in cammino e arriveranno pellegrini in Santuario, dico sin da ora: benvenuti a Pompei!». Il programma del pellegrinaggio prevede la recita del Santo Rosario e alle ore 10.30 la Messa con la Supplica alla Madonna di Pompei. Nel pomeriggio alle ore 15.30 la processione eucaristica nel piazzale Giovanni XXIII.