Abusivismo edilizio a Pompei: abbattuto un fabbricato di due piani
POMPEI. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha dato esecuzione all’abbattimento di un edificio abusivo nel Comune di Pompei, in ottemperanza a un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Pompei.
L’intervento, volto a contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio, ha riguardato una struttura in cemento armato ancora allo stato rustico, priva di rifiniture e divisori interni, distribuita su tre livelli e comprendente rampe di scale, eccezion fatta per la prima rampa.
L’edificio sorgeva in via Masseria Lepre, all’interno di un’area vincolata per il suo notevole interesse pubblico, a rischio vulcanico essendo in “zona rossa” e situata in un contesto di rilevanza archeologica e sottoposto a restrizioni di rispetto provinciale. Il Comune di Pompei, inoltre, è riconosciuto come area a elevata sismicità, in base ad una delibera della giunta regionale campana del 2002.
La Procura di Torre Annunziata, sotto la direzione del procuratore Nunzio Fragliasso, ha ribadito la rilevanza degli interventi di demolizione delle costruzioni abusive come parte integrante della strategia per la tutela del territorio.
Le demolizioni ordinate dall’autorità giudiziaria – evidenzia la nota della Procura – risultano essenziali sia sul piano repressivo, poiché consentono di ristabilire le condizioni ambientali preesistenti, sia in chiave preventiva, rappresentando un efficace deterrente contro nuove iniziative abusive.
In questo caso, la demolizione ha dato esecuzione a una sentenza risalente al 1998. La Procura inoltre ha sottolineato come, grazie all’opera di sensibilizzazione svolta costantemente dal suo Ufficio, il proprietario dell’immobile abbia proceduto con un regime di autodemolizione, evitando così costi anticipati per il Comune di Pompei e per la Cassa Depositi e Prestiti.