Verso il 13 novembre 2025: è iniziato lo speciale Anno Giubilare per Pompei
POMPEI. Ha avuto inizio ieri, con la celebrazione dell’Eucarestia, presieduta dall’arcivescovo Tommaso Caputo, l’Anno giubilare in preparazione al 150esimo anniversario dell’arrivo del Quadro della Madonna del Rosario a Valle di Pompei, evento che ricorrerà tra un anno esatto, il 13 novembre 2025.
«Il Quadro – ha ricordato il prelato nella sua omelia – come ben sappiamo, fu trasportato da Napoli sopra un carro di letame. Un inizio umile, in linea con lo stile di Dio che sa trarre grandi cose dal niente o dalle realtà più insignificanti».
«In pochi anni – ha poi aggiunto monsignor Caputo – grazie all’ardore apostolico dell’avvocato Bartolo Longo e della consorte Marianna Farnararo, Valle di Pompei diventò un avamposto della fede, luogo dello Spirito e la nostra Icona divenne nota e venerata nel mondo intero, mentre questo Santuario è divenuto uno dei più cari alla pietà mariana mondiale».
«Insieme al Santuario della fede nasceva, quasi in contemporanea, il Santuario della carità, costituito dai centri, tuttora operanti, che accolgono, sull’esempio dei Fondatori, ragazzi e ragazze provenienti dall’emarginazione minorile, orfani, figli e figlie di carcerati, mamme con i loro bambini, persone povere» ha sottolineato l’arcivescovo.
«A Pompei, da circa 150 anni, si continuano a scrivere pagine di una straordinaria storia di fede, di accoglienza e di promozione umana. La devozione alla Madonna ha coniugato l’amore per Dio e l’amore per il prossimo, mentre la preghiera mariana del Rosario, cuore della missione della Chiesa di Pompei, è diventata uno strumento di evangelizzazione per l’incontro con Cristo Salvatore» ha concluso monsignor Caputo nella sua omelia.
Al termine del rito l’arcivescovo ha consegnato la lettera che ha scritto alla città e ai fedeli per l’inizio dell’Anno Giubilare nelle mani del sindaco Carmine Lo Sapio; del vicario generale, monsignor Giuseppe Adamo; del rettore, monsignor Pasquale Mocerino; dei cinque parroci della Diocesi e dei sacerdoti del clero pompeiano; di Madre Ermelinda Cuomo, superiora generale delle Suore Domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”.
E ancora: nelle mani di Fratel Filippo Rizzo, religioso lasalliano, direttore del centro “Bartolo Longo”; dei religiosi delle altre Congregazioni presenti a Pompei; dei rappresentanti di tutte le Opere di carità; dei membri delle aggregazioni laicali e dei laici impegnati attivamente nelle comunità parrocchiali.
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