Una “commissione speciale” per salvare i lavoratori di chioschi e bancarelle di Pompei
POMPEI. Un gruppo di lavoro consiliare per salvare il futuro dei “bancarellari” storici della città mariana. È la proposta, messa nero su bianco e depositata durante l’ultima assise cittadina, dal leader della minoranza Domenico Di Casola e avallata dai consiglieri comunali Angelo Calabrese, Alberto Robetti, Marino Veglia, Michele Troianiello e Luisa De Angelis (sia pure assente nel consiglio comunale di ieri per motivi personali).
«L’unica possibilità di dare un fattivo contributo per i consiglieri di minoranza – ha sottolineato Di Casola – è quella di lavorare all’interno del consiglio comunale e delle sue commissioni». La Procura ha disposto, nelle scorse settimane, il sequestro di ben 46 tra gazebo e chioschi agli ingressi degli Scavi di Pompei, per “occupazione abusiva di suolo pubblico”. La proposta dell’esponente d’opposizione, dunque, è quella di dare vita ad una Commissione consiliare “temporanea e speciale”, per discutere dell’annosa questione.
«Lo scopo – ha spiegato Di Casola – è quello di fare in poche settimane ciò che l’attuale sindaco e l’ufficio tecnico non hanno fatto negli ultimi 4 anni». L’obiettivo principale del consigliere comunale d’opposizione, infatti, è quello di trovare una soluzione, una sorta di “piano B”, per tutelare il futuro di decine di famiglie.
«Occorre fare presto – ha affermato l’esponente di centrosinistra –. Non bisogna nascondersi dietro l’inchiesta della Procura, il cui lavoro va rispettato. Il consiglio comunale e le commissioni non sono state commissariate, possono operare e per questo chiediamo di fare al più presto».
Infine, il capogruppo di minoranza lancia un appello sottolineando l’importanza di una collaborazione tra le parti politiche, in una situazione così delicata. «Si passi dalle parole ai fatti. Si superi ogni polemica e si lavori concretamente. Noi ci siamo e siamo pronti per dare il nostro contributo» ha concluso Di Casola.
