Quando la mandibola lancia un Sos: i segnali da non sottovalutare
POMPEI. Nell’ambito delle patologie odontoiatriche, i disordini dell’articolazione temporo-mandibolare (Atm) spesso passano inosservati, ma possono causare significativi disagi. Per fare chiarezza su questi disturbi il dott. Fausto D’Ermo, medico dentista, ci ha illustrato le cause e le possibili conseguenze di una mancata cura.
Perché questa articolazione è così importante per la nostra salute?
«L’articolazione temporo-mandibolare collega la mandibola al cranio e si trova davanti alle orecchie. È una struttura complessa, composta da ossa, muscoli, legamenti e un disco articolare che consente movimenti essenziali come la masticazione, la deglutizione e la parola. Essendo sottoposta a un continuo utilizzo, quando qualcosa non funziona correttamente può provocare dolore anche a testa, collo e orecchie».
Quali sono i problemi più comuni che colpiscono l’Atm?
«Una delle manifestazioni più comuni è il “click” mandibolare, che si avverte quando si apre o chiude la bocca. Spesso i pazienti lamentano dolore localizzato nella mandibola, nelle tempie o nel collo, il che è indice di tensione muscolare cronica o di infiammazione. Altri sintomi includono una riduzione del movimento della mandibola, che può arrivare a impedire l’apertura completa della bocca. Questi disturbi possono essere accompagnati anche da mal di testa e difficoltà a masticare o parlare».
Quali sono le cause?
«Le cause sono molteplici e spesso si sovrappongono. Una delle principali è il bruxismo, che consiste nel serrare o digrignare i denti, generalmente di notte. Anche lo stress gioca un ruolo fondamentale, in quanto può provocare tensioni muscolari che si ripercuotono sull’Atm. Un’altra causa può essere una malocclusione dentale, cioè un errato allineamento dei denti, che altera la dinamica mandibolare. Inoltre, traumi al volto o alla mandibola (come incidenti o colpi), possono danneggiare l’articolazione o i tessuti circostanti. Anche la postura scorretta può influire negativamente sull’equilibrio dell’Atm».
Cosa accade se questi problemi non vengono trattati subito?
«Ignorare i sintomi legati ai disordini dell’Atm può portare a problemi più complessi da trattare. Il dolore può cronicizzarsi, rendendo difficile masticare, parlare o dormire serenamente. La mandibola può perdere la sua funzionalità, portando a una limitazione nei movimenti. Inoltre, problemi all’Atm possono avere ripercussioni anche sulla postura, con dolori al collo, alle spalle e alla schiena».
Quali sono i trattamenti più efficaci?
«Il trattamento varia in base alla gravità del problema, ma spesso si inizia con approcci conservativi. Per i pazienti con sintomi lievi o moderati, l’uso di un bite notturno è una delle soluzioni più comuni. La fisioterapia può essere utile per ridurre la tensione muscolare, mentre i farmaci antinfiammatori o miorilassanti possono alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Per i pazienti con forti componenti legate allo stress, le tecniche di rilassamento possono dare ottimi risultati. Solo nei casi più gravi si valuta l’intervento chirurgico».
Qual è il messaggio più importante che vuole dare ai lettori?
«Il mio consiglio è di non trascurare i segnali che il corpo ci invia. Se si avverte dolore alla mandibola, scatti durante i movimenti o difficoltà ad aprire la bocca, è fondamentale rivolgersi a un medico dentista. Agire in fretta permette di intervenire con terapie mirate».
Info:
Studio Odontoiatrico Dr. D’Ermo
Pompei – Via Astolelle, trav. Carbone 4/B
Tel. 3381114128