Prefetto di Napoli: stop ai check-in da remoto. Pompeii Tourist: “Decisione giusta”
POMPEI. Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha emesso una circolare indirizzata ai Comuni dell’area metropolitana e alle Forze dell’ordine, richiamando l’attenzione sulle disposizioni del Ministero dell’Interno riguardanti l’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive. Il documento sottolinea il divieto dell’uso di sistemi di registrazione da remoto durante il check-in, evidenziando la necessità di garantire un controllo diretto per ragioni di ordine e sicurezza pubblica.
La circolare si inserisce in un contesto caratterizzato dalla crescente diffusione delle locazioni brevi, fenomeno che ha portato all’intensificazione delle preoccupazioni relative alla possibilità di alloggiamento di individui pericolosi o legati ad organizzazioni criminali o terroristiche. Una problematica amplificata dalla prossimità di eventi di rilievo politico, culturale e religioso sul territorio nazionale.
Secondo il Prefetto, l’identificazione da remoto presenta criticità significative e rischia di compromettere le misure di prevenzione, motivo per cui è stato richiesto ai Comuni e alle associazioni di categoria di vigilare sull’osservanza rigorosa delle prescrizioni di legge e di sensibilizzare gli operatori del settore.
L’associazione Pompeii Tourist ha accolto favorevolmente la direttiva del Prefetto. In una nota, i rappresentanti dell’organizzazione hanno dichiarato: «Dopo la nota del Viminale accogliamo positivamente la circolare del Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, inerente il divieto di utilizzo di sistemi di registrazione da remoto degli ospiti, impiegati durante il check-in. Riteniamo che il contatto diretto con l’ospite sia sinonimo non solo di ospitalità ma anche un atto dovuto per la sicurezza pubblica».
Questa presa di posizione conferma l’orientamento dell’associazione verso una gestione più sicura delle procedure di accoglienza, in linea con la necessità di rafforzare il presidio della sicurezza senza sacrificare la qualità dell’esperienza turistica.
La direttiva si riflette direttamente sulle strutture ricettive di Napoli e provincia, in particolare sugli operatori che negli ultimi anni avevano adottato sistemi digitali di check-in per semplificare i processi. Mentre tali strumenti promettevano maggiore comodità per gli ospiti, il loro utilizzo è ora visto come un rischio per il controllo delle presenze. La raccomandazione del Prefetto è chiara: garantire che ogni ospite venga identificato di persona, evitando potenziali lacune che potrebbero favorire attività illegali o mettere a rischio la sicurezza dei cittadini.