Il Panificio Esposito di Pompei tra “I Magnifici 10” della Campania
POMPEI. Un prestigioso riconoscimento è stato assegnato al Panificio Esposito di Pompei nell’ambito della nuova edizione della Guida alle pizzerie della Campania 2025, pubblicata dal quotidiano Il Mattino e curata dai giornalisti Luciano Pignataro e Santa Di Salvo.
Quest’anno la Guida ha accolto per la prima volta anche 11 panetterie campane, apprezzate non solo per la qualità del pane ma anche per la loro offerta di pizze al taglio e tonde, un fenomeno in costante crescita. Tra queste eccellenze spicca il Panificio Esposito, guidato dal maestro fornaio Carmelo Esposito e dal fratello Nicola.
La pizza al taglio del Panificio Esposito si è distinta per la sua varietà di gusti e per l’attenzione alla qualità degli ingredienti, conquistando un posto tra “I Magnifici 10 della Campania” nella categoria “Pane e Pizza”. Proposte come la classica margherita, le versioni arricchite con verdure di stagione e altre combinazioni innovative hanno attirato l’attenzione dei redattori, che ne hanno apprezzato la perfetta combinazione di fragranza e sapore.
Il premio è stato consegnato il 13 dicembre durante la serata di gala organizzata sulla terrazza Ramè del Gold Tower Lifestyle Hotel a Napoli, in occasione della presentazione della Guida Campania Mangia&Bevi 2025, anch’essa pubblicata da Il Mattino. L’evento ha celebrato le migliori realtà gastronomiche della regione, con un’attenzione particolare alla categoria “Pane e Pizza”.
Il Panificio Esposito, attivo da tre generazioni, è oggi un simbolo di continuità e innovazione. Carmelo Esposito porta avanti l’arte bianca con dedizione, trasmettendo i segreti del mestiere al giovane nipote Luigi, che rappresenta la quarta generazione della famiglia. Un passaggio di testimone che garantisce il proseguimento di una tradizione che non smette di rinnovarsi.
Con l’inclusione di panetterie come il Panificio Esposito, la Guida alle pizzerie della Campania si dimostra sempre più attenta ai mutamenti del panorama gastronomico regionale, riservando uno spazio a realtà che uniscono la qualità artigianale alla capacità di reinterpretare in chiave moderna uno dei simboli della cucina italiana.