Domenico Ossame è il nuovo assessore della giunta comunale di Pompei

POMPEI. Le luci che brillano in questi giorni a Pompei sono quelle di Natale. Hanno conferito un profilo accattivante nell’immaginario collettivo: una Pompei moderna che si proietta nel futuro culturale dei pompeiani. L’iniziativa sarebbe l’anticipo di un articolato programma, teso a proporre un’immagine attraente della città, realizzata con effetti speciali.

Le ombre sono, invece, quelle che si profilano sul futuro politico di un’amministrazione che perde progressivamente colpi e mordente ad ogni giro di boa, a causa del protagonismo esasperato del suo leader, Carmine Lo Sapio, risoluto a fare tutto da solo, vanificando in concreto tavoli di partecipazione democratica.

È per questo motivo che si è presentato all’assise di fine 2024 con un consigliere in meno in maggioranza, mentre un altro ha puntato i piedi nel cortile di palazzo De Fusco per avere un assessore prima di votare un bilancio senz’anima (lo hanno definito “tecnico”, per non dire “bugiardo”). In conclusione, valgono i numeri e non conta più come sono stati raggiunti.

Tornando alla squadra di governo, la conclusione è che Catello Raimo resta in “sella” come assessore, grazie al cavaliere Mario Estatico, mentre la delega lasciata da Michele Troianiello (ex assessore e oggi consigliere comunale nelle fila dell’opposizione, ndr) sarà attribuita all’oplontino Domenico Ossame (con deleghe Affari Istituzionali, Contenzioso e Politiche Giovanili), in quota al consigliere Stefano De Martino.

Evidentemente il sindaco di Pompei è stato contento dei contributi precedenti degli “oriundi” Ciro Cascone (stabiese) e Marcello Lala (partenopeo) ed intende “riprovarci” con la squadra in campo per il 2025, che risponde all’impegno di abbattere tutte le frontiere amministrative.

Lo Sapio ha inserito gli “oriundi” nella stanza dei bottoni, diversamente dalla presidente Meloni che li avrebbe spediti prima a fare uno stage in Albania. Il fatto è che è stato messo alle “strette” da un suo alleato ed ha dovuto trovare una via d’uscita per salvare “capre e cavoli”.

Su un bilancio approvato in assise che non rappresenta alcun impegno formale è inutile ragionare, anche se l’opposizione (in riferimento ai precedenti e alle intenzioni dichiarate) critica prospettive di spese faraoniche per concerti e festini e le “vacche magre” riservate alle iniziative sociali (giovani e anziani) e alla sicurezza (videosorveglianza)

Un caso a parte riguarda la programmazione di uno spazio arredato di verde pubblico per una contrada di periferia: una “villetta comunale” progettata per il rione di Fontanelle. Il problema è che pare che l’iniziativa non riguardi il 2025. Forse si tratta di un’anticipazione della prossima campagna elettorale.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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