I Cobas proclamano lo stato di agitazione negli Scavi di Pompei

POMPEI. I Cobas del Lavoro Privato hanno proclamato lo stato di agitazione negli Scavi archeologici di Pompei perché, secondo la nota inviata alla società privata Opera Laboratori Fiorentini, Regione Campania, Parco Archeologico di Pompei e Ministero della Cultura, sarebbero stati disattesi dalla direzione del Parco gli impegni presi con le rappresentanze del sindacato di base nell’incontro del 16 settembre 2024.

Viene, per questo motivo, richiesta l’apertura di un tavolo di concertazione congiunto tra enti pubblici e società private (che hanno in appalto i vari servizi di accoglienza nel Parco archeologico di Pompei) come richiesto nella manifestazione regionale del 29 novembre, seguita allo sciopero generale dei sindacati di base, nell’incontro presso la sede della Regione Campania con l’assessore al Lavoro e Attività produttive.

La Rsa e i rappresentanti MiC ribadiscono in ogni occasione la necessità della stabilizzazione della forza lavoratrice in Opera Laboratori Fiorentini, che potrebbe essere anche graduale ma che bisogna assolutamente superare, dopo 25 anni in regime di precarietà. Esigenza sacrosanta secondo i Cobas, ma che viene continuamente disattesa come nel caso del 4 giugno 2024, quando è stata indetta una gara per i servizi museali integrati per il Parco archeologico di Pompei.

Si tratta di un appalto da 30 milioni di euro, che prevede l’apertura di contratti a dipendenti e che prevede un trattamento non solo inferiore a quello praticato dalla Pubblica Amministrazione, ma neanche l’inquadramento nel settore culturale. Ne consegue la prospettiva di grossi guadagni delle società appaltatrici private a fronte di trattamenti umilianti e ingiustificati praticati verso la mano d’opera privata preesistente.

Altro argomento contestato risiede nella situazione consolidata di scarsa democrazia sindacale imposta dalla direzione generale di Opera Laboratori Fiorentini, che avrebbe sempre rifiutato il confronto con i Cobas, nonostante la loro organizzazione sindacale fosse maggiormente rappresentativa, sulla base del numero degli iscritti, tra i lavoratori del Parco a Pompei.

Secondo la nota diffusa dai Cobas del Lavoro Privato, Opera Laboratori Fiorentini Spa sceglierebbe di volta in volta, a proprio piacimento, le sigle sindacali con cui dialogare, senza tener conto del peso delle varie sigle sulla base delle libere adesioni dei lavoratori alle medesime.

In conclusione per i Cobas «la trasparenza è sempre stata fondamentale, perché il sindacato ha il dovere di tutelare gli interessi di tutti i lavoratori, non solo di alcuni di essi. Ne consegue – è scritto nella nota – che favorire l’assunzione di un familiare diretto o di parenti e amici crea palesemente un conflitto tra l’interesse del sindacalista e quello dei lavoratori che rappresenta».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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