Con 2 milioni di pellegrini il Santuario di Pompei è al centro della devozione mariana

POMPEI. Continuano a crescere le presenze dei fedeli e dei pellegrini al Santuario di Pompei. Dopo l’Anno Giubilare Longhiano (2022-23), anche l’Anno della Preghiera, appena terminato, ha registrato un trend in aumento. Tante presenze sono attese a Pompei anche in questo 2025, in cui la Cristianità celebra il Giubileo della Speranza e la basilica pompeiana è luogo giubilare. A ciò si aggiunga anche che quest’anno cade il 150esimo anniversario dell’arrivo a Pompei della Sacra Icona della Madonna del Rosario.

Ogni anno il Santuario di Pompei accoglie circa due milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo, confermandosi uno dei principali luoghi di culto cattolico in Italia. La Basilica, situata nel cuore della Campania, è meta quotidiana di gruppi parrocchiali, movimenti di preghiera, associazioni, scolaresche e fedeli singoli.

Le visite raggiungono il loro picco nei mesi di maggio e ottobre, tradizionalmente dedicati alla devozione mariana. I pellegrinaggi, che durano in genere una giornata o poche ore, si concentrano sulla recita del Rosario, sulla partecipazione alla Santa Messa e su una breve visita al tempio.

La maggior parte dei pellegrini italiani proviene dal Sud Italia, che rappresenta il 74,5% del totale, con la Campania in testa con il 53%, seguita dal Lazio con il 17,9%, dalla Puglia con il 9% e dal Molise con il 4,3%. Il Centro Italia contribuisce con il 22%, mentre dal Nord arriva solo il 3,5% dei visitatori.

L’afflusso dall’estero, che costituisce il 19% dei pellegrini, è “dominato” dai visitatori polacchi, che rappresentano il 44,5% del totale dei pellegrinaggi stranieri. Gli Stati Uniti seguono con il 12,6%, mentre Slovacchia, Brasile e Corea del Sud raggiungono rispettivamente il 6,76%, il 5,83% e il 4,43%. Sono significativi anche i flussi dalla Spagna, con il 3,26%, e dalla Francia, con il 2,33%, oltre che dalla Germania, che registra l’1,86%. Molti pellegrini provengono inoltre da Austria, Croazia e Ungheria.

Ad organizzare i pellegrinaggi sono principalmente le parrocchie, responsabili del 62,88% delle visite, seguite dalle agenzie di viaggio, che gestiscono l’11,5%, e dai gruppi di preghiera, che rappresentano il 2,19%. Una parte più contenuta è rappresentata dalle associazioni laicali, con l’1,41%, dagli istituti religiosi, con il 4,5%, dall’Ordinariato Militare, che contribuisce con l’1,38%, e dalle scuole, che incidono per lo 0,5%.

Per molti visitatori stranieri, il viaggio a Pompei è parte di un itinerario più ampio che include anche la visita al sito archeologico e alla città moderna. Tuttavia, per i pellegrinaggi esclusivamente religiosi, che coinvolgono la maggior parte dei pellegrini italiani, la permanenza a Pompei si concentra principalmente su momenti di preghiera, riflessione e partecipazione alla celebrazione eucaristica.

Il Santuario di Pompei continua così a rappresentare un faro di spiritualità e fede, attrattivo non solo per la bellezza architettonica o il suo significato storico, ma anche per il legame profondo con la devozione mariana e il messaggio universale di speranza e pace che questo luogo incarna.

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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