Dear son: una lettera d’amore e di morte in scena al Teatro Bellini di Napoli

NAPOLI. Siamo nell’Italia degli anni ‘40 e due giovani si incontrano, si innamorano, litigano, si riconciliano, si sposano, mettono al mondo un figlio, lo crescono con amore, assistono all’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale. Assistono inermi alla partenza del figlio per andare a combattere, gli scrivono lettere senza risposte, non lo vedono tornare più, si consumano.

Siamo al Teatro Bellini, dove Sasha Riva e Simone Repele – duo di coreografi e interpreti ormai impostosi all’attenzione internazionale – firmano questa lettera destinata a restare non spedita e ne offrono una poetica interpretazione assieme ad Anne Jung.

Il linguaggio con il quale questa lettera è scritta è quello per cui i due sono ormai noti: neoclassico e teatrale al contempo, con una spiccata attenzione alla simbologia gestuale ed all’eleganza e la raffinatezza estetiche.

La lettera di dolore, seppur inserita in un contesto storico ben preciso, travalica spazio  e tempo, dicendoci molto – purtroppo – del nostro di tempo, ancora dilaniato dagli orrori delle guerre, ma ce lo dice in maniera intima, immediata, personale, portandoci all’interno, nel dolore di chi vive la perdita, fuori da qualsiasi contesto storico-politico, nel dramma universale di un genitore di fronte alla perdita di un figlio, nella malinconia della vita passata sottolineata con una tenerezza indicibile dai disegni video di Gu Jiajun sulle note di “Bella Ciao”.

Come ad accendere una memoria nella tragedia, una fiammella di speranza in una presa di coscienza oggi come allora. Se l’arte può aiutare a guardare con occhi nuovi e sensibilizzare, se può mettere una luce su qualcosa che sta lì, come un sottofondo ordinario a cui nemmeno facciamo quasi più caso, allora è nobile, perché sempre l’artista per essere tale dice qualcosa.

Scriviamole a destinatari vivi le lettere, guardiamo oltre il nostro piccolo mondo e prendiamo coscienza, non perseveriamo nell’orrore.

Nicoletta Severino

Nicoletta Severino

Danzatrice e coreografa, dirige la scuola di danza "Attitude" di Napoli. Proviene da studi filosofici e collabora con varie testate, trattando temi di attualità, di arte e di cultura.

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