Artigiani del sé: giovani con autismo e sindrome di down protagonisti del futuro a Pomigliano d’Arco
POMIGLIANO D’ARCO. Inserimento e integrazione mirata nel mondo del lavoro delle persone diversamente abili. Il Centro Socio Sanitario Iso Riabilitativo di Pomigliano D’Arco dà il via ufficiale al progetto “Artigiani del sé”, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Campania, Ambito N25 e Comune di Pomigliano d’Arco.
Saranno 12 i giovani con sindrome da spettro autistico e sindrome di down a prendere parte al percorso di collocamento mirato nel mondo occupazionale, scoprendo un talento, fino a renderlo tangibile in uno sbocco occupazionale con tre mesi di stage retribuito presso aziende partner del percorso.
Nell’arco di sei mesi, ragazze e ragazzi con autismo si cimenteranno con la formazione all’interazione con il pubblico, per poi iniziare ad apprendere la professione di aiuto scaffalista, aiuto giardiniere, aiuto pizzaiolo e aiuto cuoco, seguiti da tutor specializzati.
Il progetto sarà presentato in conferenza stampa il 27 marzo 2025, insieme al sindaco di Pomigliano Raffaele Russo, al vicesindaco Domenico Leone, alla dirigente dei servizi sociali Gelsomina Romano, alla coordinatrice Ambito 25 Sara D’Angelo, ad Angela Auriemma, assessore alle politiche sociali del Comune di Sant’Anastasia, e alla project manager Maria Carmela Inverno, e vede in prima linea il direttore del Centro Domenico Manna, che insieme ad Afrodite Esposito, coordinatrice delle attività della struttura di Pomigliano D’Arco, si occuperanno a partire da febbraio 2025, di avviare i giovani alla corretta interazione pratico-emotiva con il mondo del lavoro.
L’idea è di costruire con loro una integrazione sociale paritaria ed inclusiva, aiutandoli a trovare il proprio posto nel mondo, in modo continuativo e duraturo, con un lavoro che, dopo lo stage, dia loro soddisfazione e appagamento. «Artigiani del sé non è solo formazione al lavoro, ma vuole tradursi in occasione tangibile, per le persone con disabilità, di imparare a gestire tempo ed emozioni, sentendosi parte integrante di una società che dà loro un futuro», commenta il direttore Manna.